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Lì dove la cultura è diffusa: la nuova "buona scuola" riparte dall'isola di Favignana

La scuola dell'isola delle Egadi è capofila del Polo regionale delle biblioteche scolastiche innovative per la Sicilia: cosa mette in campo questo nuovo progetto per la cultura

Jana Cardinale
Giornalista
  • 18 maggio 2020

Piazza Matrice a Favignana

Si nutre della bellezza dei piccoli e incontaminati territori siciliani, e delle idee, la nuova scuola post Coronavirus che punta l’attenzione sulle biblioteche scolastiche, veri esempi di didattica diffusa.

Modello virtuoso ne è la “Anna Domingo Spada” di Favignana, da poco anche capofila del Polo regionale delle biblioteche scolastiche innovative per la Sicilia e una delle biblioteche scolastiche innovative della rete di Biblòh. Una grande responsabilità e un grande impegno per una piccola realtà insulare che irradia tutta la forza del suo lavoro condiviso.

Le biblioteche scolastiche, dove funzionano e sono attive, restano tra le strutture più utili e capaci di affrontare le situazioni particolari che si sono create durante quest’anno scolastico e in grado di progettare e ripensare l'organizzazione degli spazi e delle attività per il prossimo anno.

L'innovazione giunge dall’Istituto comprensivo "Antonino Rallo" di Favignana, che propone l'esperienza che va nella direzione di una biblioteca diffusa: un allargamento delle attività della biblioteca, anche fuori dalla sua sede fisica, individuando spazi, luoghi e compiti che possono essere utilizzati in modo da favorire il distanziamento, grazie ad aree e iniziative all'aperto.
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«Le risposte che stiamo cercando di mettere in campo riguardano più livelli – dice Linda Guarino, che insegna nella scuola - come la cura per il benessere psicologico e fisico degli alunni, che oggi più che mai passa per una rimodulazione di servizi e spazi: servizi alla comunità e spazi della scuola.

Nel più breve tempo possibile cercheremo di avviare attività di lettura all’aperto, installazioni di tavoli e panche in aree poco utilizzate ed esterne alla scuola, laboratori di digital storytelling per piccoli gruppi e ancora apertura pomeridiana, molto importante, al pubblico, al territorio e ai turisti, e un accesso virtuale alle risorse 24 ore su 24 e 7 giorni 7, oltre all’estensione dei servizi offerti dalla Media Library on Line (la biblioteca digitale che consente, da casa o in biblioteca, l'accesso e il prestito di quotidiani italiani e stranieri, ebook, audiolibri, musica, video, banche dati e altro ancora).

Abbiamo provveduto ad acquistare attrezzature e mobili che ci diano la possibilità di configurare lo spazio e realizzare postazioni di lavoro individuale per piccoli gruppi e intere classi – conclude - perché la flessibilità è un criterio importante e opportuno in un momento in cui la scuola ha bisogno di rimodulare il proprio assetto per il distanziamento interpersonale».

In programma anche l’avvio di un protocollo d’intesa con l’amministrazione comunale – con cui la scuola opera da sempre in stretta sinergia su tematiche che riguardano anche l’ambiente, il sociale e la legalità - perché l’ampliamento dei servizi della biblioteca scolastica rappresenta un investimento significativo per l’intera comunità in termini di tempo, energie, strumenti di condivisione, servizi e risorse, e pertanto si continuerà a sostenere in modo integrato l’uso digitale all’interno della didattica attiva e la promozione della cultura attraverso il web tramite incontri con registi, musicisti, scrittori, esperti e workshop rivolti al territorio, oltre all’utilizzo di podcast e radio, assieme ai social, per la formazione alla lettura.

La biblioteca scolastica dell’Istituto Rallo è stata chiamata "Anna Domingo Spada" in ricordo di un’insegnante e dirigente della scuola; aderendo alle biblioteche scolastiche innovative della rete Biblòh, è una Biblòh sul mare, compagna di viaggio di tante altre sparse su tutto il territorio nazionale.

Focus sulla lettura, l’innovazione, la cura della comunità, la Biblòh sul mare contiene alcune specificità: un’ampia sezione sul tema delle isole (immaginarie, reali, letterarie) e una sezione dedicata ai libri pop up. E tanta tecnologia. La Rete Biblòh - che nasce da un’idea di Angelo Bardini, esperto di innovazione didattica e tecnologica - raggruppa attualmente 20 biblioteche scolastiche innovative italiane.
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