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Addio Pizzo presenta il bollino Pizzo Free

Il bollino Pizzo Free certifica l'appartenenza al circuito di Addio Pizzo di circa una trentina di aziende, tra produttori alimentari e manifatturieri

  • 13 marzo 2010

Dopo i numerosi progetti di questi anni Addio Pizzo prosegue con gli obiettivi e fa un altro passo in avanti creando il bollino Pizzo Free, appena presentato come ulteriore garanzia per il consumatore: il marchio che contraddistingue il prodotto certifica la sua appartenenza al circuito di Addio Pizzo. Tra le 500 aziende che hanno aderito alla campagna del consumo critico, opponendosi al racket, da oggi circa una trentina (anche Balarm) tra produttori alimentari e manifatturieri, che da Trapani a Ustica, e da Enna a San Cipirello, hanno permesso di certificare con il marchio speciale di Addio Pizzo i loro prodotti, affinché si aumenti la visibilità dei produttori e si intensifichi così il commercio sia nazionale che internazionale.

Proprio per quest'ultimo motivo la nuova iniziativa sarà presentata in questi giorni anche a Berlino presso la ITB, la fiera internazionale del turismo, in cui Addio Pizzo, che in tedesco si trasforma in “Tschüss Schutzgeld“ allestirà per l'evento uno stand in cui mostrerà al pubblico le loro attività e la lista completa delle aziende che hanno partecipato all'ultima iniziativa. Il progetto di Addio Pizzo, che è stato sostenuto dall'ambata tedesca di Roma, ha finanziato la traduzione e la stampa delle piantine turistiche di Palermo in tedesco, in cui compaiono le attività commerciali che hanno aderito alla campagna di Addio Pizzo, cosicché il consumo critico si trasformi in turismo critico coinvolgendo non solo i cittadini di Palermo ma anche i visitatori e le agenzie turistiche. Dopo la mediazione dell'ambasciata tedesca di Roma i rapporti vanno sempre più intensificandosi anche con Confindustria che mira a battersi contro i legami tra imprenditoria e la criminalità organizzata.

Era la mattina del 29 giugno 2004 quando le strade del centro di Palermo vennero invase da adesivi con su scritto “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Un gesto di ribellione che dava vita al comitato anti racket di Addio Pizzo. Da quel giorno la lotta alla mafia ha fatto un passo in avanti: i commercianti e le aziende siciliane si sono opposte al pagamento del pizzo, aderendo all'iniziativa che ha portato alla creazione del consumo critico, che consiste nell'indirizzare il consumatore all'acquisto di un prodotto che non sia colluso con la mafia. Ulteriori informazioni sul sito www.addiopizzo.org.

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