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Addiopizzo su voto di scambio: come combatterlo

L'appello delle tre associazioni attive nel territorio è rivolto a tutti i cittadini e i partiti affinché si diffonda l'importanza del voto libero e consapevole

  • 9 gennaio 2012

Combattere il voto controllato in tre semplici mosse. Arriva un appello firmato dal Comitato Addiopizzo, Associazione Libero Futuro e Comitato Professionisti Liberi che promuove un’azione ragionata per rendere libere e consapevoli le prossime elezioni comunali a Palermo. Se è vero che “Il voto di scambio uccide le coscienze” come disse Padre Puglisi, allora la prima azione è quella di dibattere in modo approfondito e diffuso sulla responsabilità sociale dei pubblici poteri. Il monito principale è uno: è necessario che tutti i partiti attestino quale sia il valore e la conseguenza delle proprie azioni e siano capaci di sottostare oltre che al giudizio dei giudici anche al giudizio della politica stessa.

La seconda operazione da compiere punta a rendere più difficile il controllo del voto. La proposta è quella di far si che lo scrutinio sia centralizzato: «La legge attuale prevede che lo scrutinio si effettui nei singoli seggi, dove di fatto votano in media meno di 700 elettori. Il trucco consiste nell’aumentare appositamente il numero dei candidati e delle liste, in modo tale che ogni candidato non prenderà più di 5 voti per seggio. Pertanto, sapendo in quale seggio voterà il potenziale “sostenitore” si potrà verificare facilmente se la promessa sia stata mantenuta».

Infine, tutti i partiti e gli schieramenti dovrebbero dare la possibilità al proprio elettorato di riferimento di partecipare in modo attivo all’individuazione dei candidati. Delle elezioni primarie che anticipino il voto, permetterebbero di innescare un dibattito libero e aperto sulla qualità del consenso, sulla validità e credibilità dei programmi elettorali, permettendo che alle elezioni effettive arrivino solo programmi e figure forti e realmente volute dai cittadini, che si parli di candidature del centro destra e del centro sinistra e indipendentemente da alleanze e accordi tra partiti. L’appello delle tre associazioni attive nel territorio mette in luce l'importanza del voto libero e consapevole sottolineando come l'attuazione delle tre idee proposte potrebbe rivelarsi una strepitosa azione collettiva contro il voto di scambio, uso abituale soprattutto nelle periferie e nelle borgate, dove la fragilità della cosa pubblica spalanca spazi d’azione ad affari opachi sodali, clientele e gruppi criminali.

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