Candelai, le "8 tracce" live di Nino Bruno
Beat italiano con vibrazioni psichedeliche, questo è il piatto del giorno per sabato 16 dicembre nel menu de "I Candelai" di Palermo (via Candelai 65): a servire la portata saranno Nino Bruno e le 8 tracce (ore 22.30, ingresso 5 euro). Il trio partenopeo, formato da Nino Bruno (chitarra elettrica, organo Farfisa e voce), Giovanni Chianese (batteria e cori) e Roberto Vacca (organo Farfisa, hohner pianet T e cori), reinventa i suoni degli anni sessanta e settanta utilizzando tutta la strumentazione analogica del tempo (effetti elettromeccanici come "spring reverb", eco a nastro, eco a tamburo magnetico, "leslie", amplificatori sferici, coni con canestri rotanti, organi Farfisa) e facendola diventare un dogma.
Di questa disciplina è figlio il mini-cd "Nino Bruno e le 8 tracce" composto da quattro brani ("La luna", "I bucanieri", "CantaSirena" e "Amico di ieri", storico pezzo delle Orme) tutti registrati su nastro, precisamente quello "otto tracce". Anche dal vivo i tre musicisti suonano immersi nelle sospensioni sonore prodotte da ben cinque camere eco d’epoca attivate contemporaneamente, circondati da molti degli strumenti tipici degli anni sessanta: "modern beat" è infatti il neologismo che più li identifica. Nino Bruno, oltre ad essersi fatto strada con i suoi omaggi acidi a Syd Barrett insieme ai "Terrapin", nella seconda metà degli anni ottanta ha cercato di proiettare un ponte tra l’estetica del "glam-rock" e la vivacità culturale della nuova Napoli nei panni di "Ninette", elegante e assurda signora. Numerose anche le sue collaborazioni come compositore in ambito cinematografico, come autore di musical e sceneggiature.
fra.ere.
Di questa disciplina è figlio il mini-cd "Nino Bruno e le 8 tracce" composto da quattro brani ("La luna", "I bucanieri", "CantaSirena" e "Amico di ieri", storico pezzo delle Orme) tutti registrati su nastro, precisamente quello "otto tracce". Anche dal vivo i tre musicisti suonano immersi nelle sospensioni sonore prodotte da ben cinque camere eco d’epoca attivate contemporaneamente, circondati da molti degli strumenti tipici degli anni sessanta: "modern beat" è infatti il neologismo che più li identifica. Nino Bruno, oltre ad essersi fatto strada con i suoi omaggi acidi a Syd Barrett insieme ai "Terrapin", nella seconda metà degli anni ottanta ha cercato di proiettare un ponte tra l’estetica del "glam-rock" e la vivacità culturale della nuova Napoli nei panni di "Ninette", elegante e assurda signora. Numerose anche le sue collaborazioni come compositore in ambito cinematografico, come autore di musical e sceneggiature.
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