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Carnevale di Acireale tra maschere e carri infiorati

Dal 18 al 21 febbraio, parte uno dei più bei Carnevali d'Italia con una sfilata di carri accompagnati da gruppi mascherati, bande, majorettes e parate medievali

  • 15 febbraio 2012

Tra tutti il Carnevale di Acireale si è meritato negli anni l’appellativo di più bel Carnevale di Sicilia portando anche quest’anno lungo il circuito della città, da sabato 18 a martedì 21 febbraio, una sfilata di carri particolarissimi perché accompagnati oltre dalle tradizionali strutture di cartapesta anche da gigantesche costruzioni piene di fiori. Era il 1601 quando in Sicilia comparve il primo carro allegorico raffigurante il dio Nettuno intorno al quale danzavano dei personaggi travestiti da sirene. Nei secoli la tradizione ha continuato a perpetuarsi estendendo l’usanza in diverse province siciliane.

All'interno del suggestivo circuito Barocco di Acireale, sono tantissimi i carri allegorico ed i carri infiorati, unici nel loro genere - e dotati come gli altri di movimenti meccanici ed idraulici e di illuminazioni gestiti da potenti computer - cui fanno seguito gruppi mascherati, bande comiche, majorettes italiane e straniere, gruppi folkloristici oltre alle parate medievali. Una delle manifestazioni più coinvolgenti dell’Isola dove al seguito della musica si sfoggiano spettacolari e maestosi cambi di scenografia, movimenti ed effetti speciali a sorpresa e le affascinanti maschere indossate dai gruppi che animano il corso carnevalesco di Acireale.

Il Carnevale di Acireale vanta un’antica tradizione antica 500 anni, accogliendo fin dagli albori la partecipazione pressocchè totale di tutto il popolo. Nei decenni la tradizione ha visto alternarsi curiose usanze, molte delle quali sono sparite nel tempo mentre altre sono state mantenute: dai duelli con uova marce e agrumi per le strade bandito poi nel ‘600 a causa di gravi fatti, alla connotazione enormemente ilare che si ebbe grazie anche agli “abbatazzi”, poeti popolari abili nell’improvvisare spassose rime per le strade e nelle piazze. Nell’Ottocento il carnevale di Acireale compì un salto di qualità con l’introduzione della “cassariata”, sfilata di “lando”, carrozze trainate da cavalli riservati ai nobili della città che lanciavano raffiche di confetti agli spettatori. Negli angoli di ogni strada bizzarri e spiritosi giochi popolari, come l’albero della cuccagna, il tiro alla fune e la corsa con i sacchi, giochi tornati alla ribalta da diversi anni. Ma è solo alla fine degli anni venti che per il carnevale di Acireale avviene la grande svolta: un forte richiamo turistico di autentico valore folklorico.

È nel Novecento che entrano in scena le maschere in cartapesta, che poi si trasformano in carri allegorici trainati dai buoi, contornati da personaggi e gruppi satirici in movimento. Un tocco di eleganza e di vivacità al carnevale di Acireale viene conferito dalle macchine infiorate: le prime automobili addobbate richiamano il ruolo ricoperto dai “lando” durante l’Ottocento. Nel 1948 entra nel novero delle più rinomate manifestazioni a livello internazionale mantenendo fino ad oggi quelle connotazioni di maestosità, eleganza e follia che solo il periodo carnevalesco sa regalare,

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