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Espugnati Francoforte e Milano: il Palermo vola in alto

  • 23 ottobre 2006

EINTRACHT FRANCOFORTE - PALERMO 1-2
EINTRACHT (4-2-3-1): Proell, Rehmer (19' st Ochs), Kyrgiakos, Vasoski, Spicher, Huggel, Koehler, Streit, Meier, Turk (40' st Fink), Amanatidis. (1 Nikolov, 10 Wessenberger, 19 Takahara, 22 Reinhard, 23 Russ).
All.: Funkel.
PALERMO (4-4-1-1): Fontana, Zaccardo, Dellafiore, Biava, Pisano, Munari (16' st Diana), Guana, Parravicini, Capuano (29' st Bresciano sv), Brienza (44' st Simplicio), Caracciolo. (20 Sirigu, 4 Gio. Tedesco, 17 Di Michele, 43 Barzagli).
All.: Guidolin.
ARBITRO: Yefet (Israele).
RETI: nel pt 47' Streit; nel st 4' Brienza, 43' Zaccardo.
AMMONITI: Thurk, Guana, Vasoski, Koehler e Zaccardo per gioco falloso; Caracciolo per simulazione.

Se ai palermitani emigrati in Germania avessero detto qualche anno fa che un giorno il Palermo avrebbe vinto a Francoforte una partita di Coppa Uefa, probabilmente avrebbero sorriso pensando ad un bel sogno lontano. Ed invece quello che vi stiamo per raccontare non è un sogno che si fa ad occhi aperti ma un sogno che si trasforma in realtà. Il girone di ferro in cui è incappato il Palermo inizia da Francoforte ed inizia con una bella e significativa vittoria.

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Significativa perché, pensando alla sconfitta con l’Atalanta e all’imminente incontro con il Milan, Guidolin schiera le cosiddette seconde linee: Fontana in porta; difesa a 4 con Zaccardo e Pisano sulle fasce, Biava e Della Fiore al centro; centrocampo a 4 con Guana e Parravicini al centro, Munari e Capuano sulle fasce; in attacco Brienza a sostegno di Caracciolo. Il più attivo fra i rosanero è Brienza, memore del rigore sbagliato a Empoli e desideroso di riscatto. La partita è equilibrata ed il Palermo, attento in difesa, riesce a non correre particolari pericoli. Ma allo scadere del primo tempo è proprio una disattenzione della nostra difesa che favorisce il bel tiro dalla distanza di Streit, imprendibile per Fontana.

Nella ripresa il Palermo pareggia subito, al 4’ grazie a Brienza, lasciato solo in area su azione di calcio d’angolo, che ha il tempo di stoppare la palla e trafiggere il portiere tedesco Proll. A questo punto la gara si accende e fioccano le occasioni. Capuano, al 15’, potrebbe fare 2-1 ma solo davanti al portiere non riesce ad imprimere alla palla la giusta forza. La dura legge del gol sbagliato gol subito sembra materializzarsi al 23’ quando Amanatidis fa partire un diagonale velenoso che supera Fontana e che per nostra fortuna si infrange sul palo. I rosanero ci credono e al 37’ Caracciolo si mangia un gol già fatto: dopo essersi involato tutto solo fino all’area di rigore, calcia clamorosamente il pallone alto. Un errore gravissimo per un attaccante che cerca conferme.

Ma all’86' arriva il gol del vantaggio con Zaccardo che di testa corregge in rete un assist dell’ottimo Guana. Inevitabile il forcing dei padroni di casa che tentano il possibile per agguantare il pareggio e proprio allo scadere Fontana compie un vero miracolo volando fino all’incrocio dei pali per deviare una punizione di Steit. Il Palermo si porta a casa questa bella vittoria e regala la più bella delle soddisfazioni a tutti gli immigrati che da anni lavorano in Germania e che erano allo stadio con le bandiere rosanero. Questo Palermo continua a fare bella figura in Europa e ci fa molto onore, perché stiamo importando in campo internazionale un’immagine di noi che non è più solo mafia. Per questo dobbiamo ringraziare doppiamente tutta la squadra.


MILAN-PALERMO 0-2
MILAN (4-3-1-2)
: Dida; Cafu, Nesta, Kaladze, Jankulovski (19' st Maldini); Gattuso (28' st Brocchi), Pirlo, Seedorf (33' st Oliveira); Kakà; Gilardino, Inzaghi.
In panchina: Fiori, Costacurta, Borriello, Simic. Allenatore: Ancelotti
PALERMO (3-5-1-1): Fontana; Biava (32' st Capuano), Barzagli, Zaccardo; Diana (37' st Tedesco), Simplicio, Corini, Guana, Bresciano; Di Michele (23' st Cassani); Amauri. In panchina: Sirigu, Caracciolo, Parravicini, Brienza. Allenatore: Guidolin
ARBITRO: Rocchi di Firenze
RETI: 3' st Bresciano, 29' st Amauri
NOTE: Serata tiepida, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 55.028 per un incasso di 855.047,13 euro. Ammoniti: Biava, Gattuso, Corini, Diana. Angoli: 7-1 per il Milan. Recuperi: 1' pt e 5' st.

Vincere a San Siro con merito per 2-0 e riagguantare la testa della classifica: questo Palermo non finirà mai di stupirci e di regalarci forti emozioni. Non era facile giocare contro questo Milan che, pur con evidenti problemi a segnare, è pur sempre una squadra granitica fatta di giocatori in grado di risolvere la partita in ogni momento. Ma il Palermo ha giocato una gara perfetta, con una difesa praticamente impenetrabile, attenta e sempre in anticipo, ed un pizzico di fortuna che non guasta mai.

Guidolin cambia ancora modulo, un 3-5-2 per mettere più uomini a centrocampo ed imbrigliare le manovre del Milan. Compito riuscito alla perfezione perché i rossoneri stentano a trovare spazi ed i suoi attaccanti risultano sempre imprecisi. Nel primo tempo il Milan sembra più aggressivo mentre il Palermo, forse intimidito, si limita a coprire e a trovare spazi in contropiede. Molti i tiri da una parte e dall’altra ma tutti piuttosto fuori dallo specchio della porta e privi di pericolo.

Nella ripresa però le cose cambiano. Il Palermo scende con uno spirito più aggressivo ed al 3’ arriva il gol del vantaggio: lungo lancio di Diana, Nesta sembra in anticipo ma non si avvede dell’ottimo inserimento di Bresciano che gli brucia il tempo ed insacca con un bel diagonale. Non c’è neppure il tempo di godersi il vantaggio che il Palermo potrebbe mettere a segno il gol del ko praticamente un minuto dopo, ma Simplicio colpisce clamorosamente il palo. A questo punto il Milan si scuote ed inizia un assedio incredibile che trova il suo apice nel doppio legno colpito prima da Kakà con uno splendido tiro dalla distanza, e poi da Pirlo che nel proseguimento dell’azione colpisce l’incrocio dei pali. Fontana allibito sorride.

La porta rosanero sembra stregata per i rossoneri. Biava, Zaccardo e Barzagli imperano in difesa ed Inzaghi finisce sempre in fuorigioco. Poi il gol che spegne definitivamente gli ardori del Milan. Ancora una volta c’è lo zampino di Bresciano che con un altro tiro potente impegna Dida. Il portiere brasiliano respinge ma la palla, dopo un'ulteriore parata del brasiliano su colpo di testa di Simplicio, finisce proprio sui piedi di Amauri che a porta vuota non può fare altro che segnare. A questo punto il Milan, stanchissimo, arresta il suo forcing e nonostante i cinque minuti di recupero la porta del Palermo resta inviolata. Per la prima volta il Palermo vince a San Siro. Annoveriamo anche questa splendida gara tra i ricordi più belli che questa squadra ci sta regalando. Ma non parlate più di scudetto, porta male!

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