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Fiorentina-Palermo: una beffa che si poteva evitare

Trentaduesima giornata, 12 marzo 2004, Fiorentina-Palermo 2-1

  • 15 marzo 2004

Fiorentina-Palermo si è giocata lo scorso venerdì 12 marzo in qualità di anticipo di lusso della trentaduesima giornata del campionato cadetto; la formazione rosanero si presentava a Firenze in qualità di capolista, galvanizzata da una serie di tre vittorie consecutive che avevano portato alle stelle l’entusiasmo di tutto l’ambiente. Ad attendere la squadra siciliana, un avversario con un’unica possibilità: vincere per potersi avvicinare con qualche speranza alla zona promozione. Alla fine la formazione viola è riuscita ad ottenere i 3 punti e il Palermo è tornato a casa consapevole di essere stato beffato da una clamorosa disattenzione della difesa proprio negli ultimi istanti della partita. L’incontro era iniziato nel modo migliore; dopo qualche minuto di studio tra le due squadre, il Palermo era riuscito a portarsi in vantaggio grazie all’ormai consueto gol di Luca Toni, abilissimo a mettere dentro un pallone scodellato magistralmente in area da Eugenio Corini.

La Fiorentina dà l’impressione di essere consapevole dell’inferiorità tecnica nei confronti del Palermo, ma dopo lo svantaggio riesce gradualmente ad avanzare il baricentro delle proprie azioni e a portare qualche pericolo alla porta difesa da Berti: fino a quando un calcio di punizione battuto da Di Livio viene deviato di testa da Toni in fase difensiva…una deviazione sfortunata, che consente al pallone di scavalcare di pochi millimetri il portiere rosanero e di insaccarsi in rete portando il risultato sull1-1. Si va negli spogliatoi e, probabilmente, Guidolin deve avere strigliato un po’ i suoi ragazzi; la ripresa, infatti, è un vero e proprio monologo della formazione rosanero: Zauli, Mutarelli e Antonio Filippini, coadiuvati da un atteggiamento più attento ed aggressivo di tutta la squadra, sono stati abilissimi a creare ben tre occasioni nitide per Toni, che si è visto respingere dal portiere argentino Cejas le altrettante conclusioni che avrebbero potuto regalare al Palermo un meritato successo.

Invece, quando ormai tutti pensavano ad un pareggio comunque positivo e si aspettava soltanto che passassero gli ultimi 2 minuti del recupero concesso dal direttore di gara, è arrivato il gol della beffa: un gol che si sarebbe potuto evitare, scaturito da un’avventata uscita di Berti e da una corta ribattuta di Nastase che ha rinviato il pallone proprio nella zona del neo entrato Vryzas pronto a spingere in rete il pallone che è valso alla Fiorentina un ormai insperato successo. La sconfitta, comunque, non ha lasciato traumi in casa rosanero: il primato in classifica è stato conservato, anche se in comproprietà con l’Atalanta, e adesso il Palermo può contare su due partite ravvicinate da giocare allo stadio Barbera…. il compito, come sempre, è sempre lo stesso: vincere!

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