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Fli rompe con Costa: Aricò, confermata candidatura
Alla decisione di Costa di concedere un'apertura al Pdl, Fli risponde rompendo ogni accordo: confermata la candidatura di Alessandro Aricò
Se ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, alla decisione di Massimo Costa di concedere un'apertura al Pdl con un appello indirizzato ad Angelino Alfano e Francesco Cascio consegue la reazione del Fli e del governatore Raffaele Lombardo, che fino a poche settimane fa vedevano nel giovane candidato sindaco di Palermo il proprio beniamino, ma che adesso revocano ogni possibile sostegno e cambiano strategia.
Dopo una conferenza stampa all'Hotel Excelsior adesso è ufficiale la candidatura di Alessandro Aricò, attuale coordinatore provinciale palermitano di Futuro e Libertà; la candidatura era ventilata attraverso un tweet dell’ufficio stampa di Fli: «Alessandro Aricò, consigliere regionale e segretario provinciale di Fli, candidato sindaco di Palermo», preceduto da una dichiarazione di Italo Bocchino: «Costruiremo a Palermo una lista del Terzo Polo altrernativa alla sinistra e alla gestione fallimentare di Cammarata». Lo stesso Bocchino ha definito la decisione di Costa di aprire al Pdl «una prova di tafazzismo. Ora non ha più noi di Fli, non ha Lombardo e non si sa se avrà il Pdl e l’Udc». Tafazzi è uno storico personaggio interpretato da Giacomo Poretti, noto per il suo masochismo. Sempre dalle pagine di Twitter Francesco Cascio afferma: «Entro stasera la decisione del Pdl sulle amministrative». Del resto, anche quella è arrivata.
Aricò stesso ha dichiarato quali sono le intenzioni del partito di Gianfranco Fini: «Abbiamo definito una linea con l'Mpa di Lombardo, con l'Aps, e speriamo di concludere in termini positivi anche un alleanza con l'Api per creare una coalizione che possa esprimere il meglio della politica in campo». Quella che dunque si prospetta una corsa autonoma verso le elezioni comunali di Palermo del 6 e 7 maggio. Sarebbero 5 le liste in sostegno ad Alessandro Aricò: oltre a quella di Fli ci sono quelle legate al presidente della Regione Raffaele Lombardo, fra cui quelle degli assessori regionali Massimo Russo e Gaetano Armao oltre all’Aps di Riccardo Savona.
Anche il Pd ha dovuto fare i conti con le logiche conseguenze della disfatta di Rita Borsellino, la candidata alle primarie del centrosinistra del 4 marzo che ha ricevuto il sostegno diPierluigi Bersani: così il leader siciliano del Pd, Giuseppe Lupo, annuncia che rimetterà il suo mandato dopo le amministrative del 6 e 7 maggio. Una mossa comunicata per anticipare la mozione di sfiducia nei suoi confronti all'ordine del giorno dell'assemblea del partito.
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