LIBRI

HomeNewsCulturaLibri

Premio Letterario Tomasi di Lampedusa, terza edizione

  • 5 settembre 2005

Si è conclusa con l’assegnazione a Claudio Magris la terza edizione del Premio Letterario Tomasi di Lampedusa a Santa Margherita Belice (Ag). «Un premio – come afferma Gioacchino Lanza Tomasi, figlio adottivo del principe-scrittore – che consolida una propria identità distinta rispetto agli altri premi letterari». «Il premio – evidenziano i coordinatori del progetto Parco Culturale Terre Sicane (interno al quale il “Tomasi” s’inserisce, n.d.r.) –– rappresenta uno dei momenti più intensi per dare impulso alla Valle del Belice. Un spinta culturale per la riscoperta delle radici e dell’identità perduta di questo territorio». Determinante l’apporto organizzativo della Casa Vinicola Donnafugata, tra i principali animatori del premio fin dalla sua nascita, oltre ai patrocini istituzionali – Comune di Santa Margherita Belice, Provincia regionale di Agrigento e Regione Siciliana (Assessorato BB.CC.). Guardando all’edizione 2005 Claudio Magris (“Alla Cieca”, ed. Garzanti) – dopo le precedenti Abraham B. Yehoshua (anno 2003, con il romanzo “La sposa liberata”, ed. Einaudi) e a Tahar Ben Jelloun (anno 2004, con la raccolta di racconti dal titolo “Amori stregati”, ed. Bompiani) – si ha riprova della qualità di valore che il premio esprime.
Adv
Unanime la scelta dello scrittore triestino, operata da una giuria presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi e composta dalla poetessa Maria Luisa Spaziani, dai docenti di letteratura italiana Antonio Di Grado, Natale Tedesco e Silvano Nigro.
Una scelta per ribadire l’apprezzamento alla forte carica emotiva ed etica evocata dalla produzione letteraria del premiato e per quelle differenze culturali – in terra di confine – costantemente presenti, ma che con finissime osservazioni divengono un principio di ricchezza umana. Tra gli altri riconoscimenti, il premio speciale a Fernanda Pivano (non presente alla cerimonia di consegna per un ricovero improvviso, n.d.r.) «per aver contribuito con le sue traduzioni a diffondere in Italia la letteratura dei maggiori scrittori americani», poi al Prof. Natale Tedesco «per la sua rigorosa e prestigiosa ricerca nel campo della critica letteraria e poetica» e a Marco Nereo Rotelli "per avere contribuito mediante il linguaggio delle arti figurative a costruire un ponte di conoscenza tra le diverse culture, promovendo principi di pace e convivenza tra i popoli". Ospiti d’onore, invece, l’attrice Paola Pitagora, che ha letto alcune frammenti tratti da “Il Gattopardo”, e l’attore Roberto Burgio che a sua volta ha letto alcuni passi dell’opera premiata “Alla Cieca”.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI