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Ryanair, non volare via: Trapani contratta per lo scalo
La compagnia low cost, che aveva minacciato l'abbandono dello scalo trapanese in caso di mancato versamento delle rate, continuerà a volare da e per Trapani
A seguito della pesante minaccia della compagnia irlandese low cost Ryanair che aveva tacciato di abbandonare lo scalo di Birgi, la Camera di Commercio trapanese trova una soluzione temporanea, vale a dire anticipare i soldi per evitare brutte sorprese.
Oggetto della polemica è l’accordo di co-marketing tra Ams, società Ryanair che si occupa di marketing, e i comuni del comprensorio di Trapani. L’accordo prevede il pagamento di 2.714.500 euro, iva inclusa.
Si tratta di soldi stanziati quindi esclusivamente per il marketing della compagnia e la promozione del territorio sui mezzi Ryanair: in questa ingente cifra non sono infatti compresi fondi per l’acquisto di voli.
La Giunta della Camera di Commercio trapanese ha recentemente ovviato alla situazione, deliberando lo stanziamento complessivo di 282 mila euro, somma comprendente il pagamento anticipato delle rate di ottobre 2015 e gennaio 2016 e il versamento dell’Iva per gli anni 2014-2015.
Resta da chiedersi se la decisione del Comune di Pantelleria potrà o meno in futuro generare un effetto snowball, invogliando altri comuni del comprensorio a uscire dal co-marketing.
Mancano ancora all’appello circa un milione e 200 mila euro, e difficilmente i Comuni potranno risanare i loro debiti. Viene così messo a rischio uno dei servizi di trasporto aereo più utilizzato della Sicilia, un sistema che apporta flusso turistico in località balneari come San Vito Lo Capo e le Isole Egadi nonché principale mezzo di trasporto low cost scelto da turisti, famiglie e studenti per destinazioni nazionali e internazionali.
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