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Se chiedi lo scontrino paghi meno al ristorante

Chiunque sia in possesso di uno scontrino per una spesa di almeno 40 euro (presso qualsiasi attività) usufruisce del 20% a pranzo e cena da Rossopomodoro

  • 27 febbraio 2012

La lotta all’evasione fiscale è una tematica della quale si parla quotidianamente, a partire dai blitz della guardia di finanza fino alle politiche messe in atto dal governo centrale. E c’è chi lancia un’iniziativa a supporto di una correttezza fiscale che parte dal basso: Filippo Lucchese, proprietario del ristorante di Palermo della catena Rossopomodoro, aderente ad AddioPizzo, propone uno sconto del 20% per chiunque si presenti con uno scontrino di una spesa di almeno quaranta euro, fatta presso un qualsiasi esercizio commerciale.

Come funziona nello specifico la promozione? Chiunque sia in possesso di una fattura, una ricevuta fiscale o uno scontrino per una spesa di almeno quaranta euro, presso qualsiasi attività commerciale (senza distinzioni di settore) effettuata il giorno stesso o quello precedente può usufruire a partire da lunedì 27 febbraio di uno sconto del 20% da Rossopomodoro, tutti i giorni a pranzo e a cena.

Una forma di pubblicità che si configura anche come un vantaggio per il consumatore; l’iniziativa è stata presentata giovedì 23 febbraio, nel corso di una conferenza stampa durante la quale Lucchese ha dichiarato: «vogliamo convincere i cittadini che spendendo una cifra assolutamente abbordabile, come quaranta euro, e chiedendo lo scontrino agli esercenti, è possibile ricavare un profitto immediato. L'esatto contrario del principio stesso del consumo, perché consumare significa spendere soldi, in questo caso equivale a risparmiare. L'obiettivo è contribuire dal basso alla ripresa dei consumi in modo consapevole e legale». L'idea è stata avallata anche da Franco Manna, presidente di Sebeto Italia, la società che gestisce la catena di ristoranti Rossopomodoro.

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