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Se il turista non ritorna: il boom estivo è ormai lontano

Dopo i grandi numeri estivi la Sicilia rischia di non vedere tornare i turisti. I motivi? Scarsi servizi, trasporti inefficienti. Il boom del 2015 è un caso isolato?

  • 27 settembre 2015

Nonostante sia stato l’annus horribilis dei trasporti siciliani, con la frana della Palermo-Catania che ha tagliato in due l’isola, i dati parlano chiaro: il 2015 ha registrato un sostanzioso incremento del turismo in Sicilia, con il tutto esaurito a San Vito Lo Capo, Favignana, nelle isole Eolie e a Ragusa, e numeri positivi anche a Palermo, Taormina e Cefalù.

Le presenze registrate sono state circa il 10% in più negli scali di Palermo e Catania. Ma il trend è destinato a durare? Difficile a dirsi. C’è chi, come il presidente di Federalberghi Domenico Torrisi, evita facili ottimismi, sottolineando come abbia probabilmente giovato alla causa siciliana la difficile situazione del Nord Africa e della Grecia.

La carta vincente sarebbe dunque puntare alla fidelizzazione del turista, che purtroppo all’arrivo in sull’Isola deve scontrarsi con una serie di problemi storici: innanzitutto il pessimo stato della rete viaria e le carenze del trasporto pubblico.

La vacanza in Sicilia è bella, ma impegnativa. In questo modo l’anno d’oro del turismo rischia di essere una meteora. Stando agli studi dell'Osservatorio Turistico Regionale sono ben pochi i visitatori che torneranno nel 2016: su un campione di cinque turisti, soltanto uno opta per il ritorno sulle coste della Trinacria.

Una Sicilia impreparata, dunque, quella che quest'anno ha registrato un boom indiscutibile di visitatori. Talmente impreparata da mettere al rischio la prossima stagione estiva. L'unica cosa da fare è correre ai ripari: chissà che non ci riesca, almeno a Palermo, con l'imminente apertura dei tre nuovi info point.

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