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Tanta autoironia al Lelio con Massimo Bagliani

  • 23 gennaio 2007

Nonostante le apparenze, la vita di un attore non è mai semplice. Tra attese e provini estenuanti, l’artista che vuole recitare ed ottenere una parte all’interno di una commedia deve armarsi di volontà e pazienza, dimostrare di essere capace ma soprattutto non lasciarsi prendere dall’ansia. Massimo Bagliani lo sa. Conosce bene questa realtà e con molta autoironia racconta le sue disavventure di attore emergente nello spettacolo “Devo fare un musical”, divertente commedia scritta dallo stesso Bagliani ed Enrico Vaime e diretta da Mattia Sbragia, in scena al teatro Lelio di Palermo (in via Antonio Furitano 5/a) sabato 27 gennaio alle 21.30 e domenica 28 alle 18. Sul palco troviamo l’attore nella spassosa caricatura di se stesso alla ricerca di un impresario che scritturi il suo musical. Un progetto per nulla facile. Suo compagno d’avventura è il telefono al quale Bagliani affida tutte le sue speranze. Ma la telefonata tanto attesa, come spesso accade, non arriva. Al suo posto c’è la madre fin troppo apprensiva ed ansiosa che chiama in continuazione per accertarsi che il figlio stia bene.

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C’è la fidanzata che viola l’ordine di non chiamare per lasciare libera la linea. Ben presto, però, arrivano anche l’impresario con le sue tante promesse e l’implacabile direttore d’orchestra che lo sottopone a diversi e snervanti provini. E’ a questo punto che l’artista sa di dover sfoggiare le sue abili doti e giocare bene le sue carte e allora eccolo sul palco che si destreggia tra il pianoforte, il sax ed il clarinetto e tra un canto, un ballo ed una danza dà vita ad una serie di esilaranti performance pur di ottenere la parte. Trama a parte, lo spettacolo è un’occasione per assistere alla maestria di Bagliani. Oltre ad essere, infatti, un bravo attore capace di dare ad un monologo le fattezze di un musical, Bagliani stupisce per la sua destrezza con gli strumenti musicali e soprattutto per la capacità di trasformarsi ed interpretare i diversi personaggi. E’ lui, infatti, che domina la scena e attraverso un semplice gesto, una parrucca o il tono della voce, riesce a dare corpo ai tanti protagonisti di questa brillante commedia. D’altronde l’attore, nato ad Alessandria, vanta un curriculum di tutto rispetto.

Diplomato alla Scuola del piccolo teatro di Milano e alla bottega teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman, ha il suo debutto in teatro con “La tempesta” di Shakespeare diretto da Strehler. Ha recitato nelle compagnie di Gassman, Bramieri, Pagliai, Proietti ed altri. Tra i titoli di alcune delle commedie da lui interpretate, ricordiamo “Il bugiardo” di Goldoni, “Il gatto in tasca” di Feydeau e “ Pardon Monsieur Moliere” di Terzoli e Vaime. Ha conseguito, inoltre, il diploma di solfeggio e teoria musicale presso il conservatorio di Alessandria e suona il pianoforte ed il sassofono. Ed ancora nel 2003 ha partecipato ad “Un medico in famiglia” e quindi nel 2004 ha sperimentato il cinema con il film di Alessandro D’Alatri “La febbre”. Ha scritto diverse commedie per il teatro come “Patatine” o “Dove andremo a finire”, oltre a “Devo fare un musical”, servendosi sempre della preziosa collaborazione di un altro maestro del teatro e non solo, Enrico Vaime. Quest’ultimo ha scritto e pubblicato quattordici libri. E’ autore di molte commedie, monologhi, sceneggiature per film e musical interpretati da grandi attori italiani. Ma chi lo conosce sa anche che sono suoi i programmi televisivi di maggior successo come “Canzonissima”, “Drive In” e “Fantastico”. Per ulteriori informazioni e prenotazioni telefonare allo 091.6819122.

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