Ne è passata di acqua sotto il Ponte: ecco perché slittano ancora i lavori sullo Stretto
Il ministro Salvini ha annunciato una nuova data per l'avvio dei cantieri. Ed è la quarta volta. Ma i tempi potranno essere rispettati solo a determinate condizioni

Come sarà il Ponte sullo Stretto di Messina, frame dal video del progetto
Dopo l'approvazione in consiglio dei ministri del decreto legge Infrastrutture, il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini annuncia: "L'avvio dei cantieri è previsto entro l'estate 2025". A patto che il Cipess dia il via libera al progetto entro fine giugno. Dunque anche questa volta i punti interrogativi non mancano.
"Il nostro obiettivo è portare la documentazione al Cipess entro fine giugno", dice l'a.d. della Stretto di Messina Pietro Ciucci. E come afferma il sottosegretario di Stato, con delega al Cipess, Alessandro Morelli "il Cipess è pronto a deliberare immediatamente".
E l'ente appaltante? "Ci rivolgeremo ad una stazione terza, la prima che ci viene in mente è l'Anas", aggiunge Ciucci. E c'è anche un altro passaggio da fare come ha spiegato il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi: "Sarà obbligatoria l'iscrizione all'anagrafe antimafia delle imprese" e "non sono previste forme di silenzio assenso".
Tempi incerti anche in questo caso. "Due fasi correlate: prima un pronunciamento veloce con prefetture e Dia e poi una conferma successiva tramite una determinazione con tempi più lunghi", specifica Piantedosi.
Il ministro spiega che "la struttura è concepita per garantire profondità degli accertamenti e garanzia che non ci siano elementi di ritardo nella realizzazione delle procedure".
C'è, dunque una nuova tappa nella storia infinita del Ponte sullo Stretto. Ed è almeno la quarta volta che l'inizio dei lavori viene posticipato rispetto a quanto annunciato dal governo. In un primo tempo l'avvio dei cantieri era stato fissato per l’estate del 2024 e poi entro la fine dello stesso anno.
Poi, come ha ricordato la senatrice del M5s, Barbara Floridia, Salvini ha indicato "una nuova road map con passaggio al Cipess entro giugno - doveva essere prima entro febbraio, poi entro aprile". La data, dunque, è slittata altre due volte.
"Per il ministro delle Infrastrutture sembra tutto un gioco, ma per i cittadini non lo è - aggiunge Barbara Floridia -. Ribadiamo che l'alternativa esiste, ed è il potenziamento dell'attraversamento dinamico. Un'alternativa più economica, meno pericolosa e soprattutto più sensata".
Sulla sicurezza, invece, Salvini tiene a sottolineare che sarà "un Ponte a campata unica che non ha precedenti nel mondo. Studiato e progettato per resistere a venti e a terremoti e con una vita stimata di 200 anni".
Sull'avvio dei lavori, intanto, c'è anche il nodo degli espropri. E l'iter rischia di essere complesso. I cittadini coinvolti riceveranno comunicazione diretta con una raccomandata o Pec e potranno fornire ogni elemento utile per determinare il valore da attribuire al bene in suo possesso.
Sono 448 le unità immobiliari che dovranno essere cedute: 291 sono abitazioni (230 sono nella zona di contrada Margi a Torre Faro, 51 a Contesse, altre 10 sparse nelle aree dei cantieri), 120 sono negozi e botteghe, 37 ruderi e fabbricati fatiscenti.
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