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Non solo Aids: l'esperto ci spiega perché a letto è importante "proteggersi" (sempre)

È la prevenzione a fare la differenza. Il direttore dell’UOC di malattie infettive di Trapani chiarisce i dubbi sulle malattie contraibili "tra le lenzuola"

  • 18 settembre 2023

La campagna di prevenzione della Lega italiana lotta ai tumori (Lilt)

Lo sappiamo già: a letto è bene "proteggersi".

Le malattie sessualmente trasmissibili (MST), note anche come infezioni sessualmente trasmissibili (IST), sono un gruppo di patologie causate da batteri, virus e altri microrganismi che si diffondono attraverso il contatto sessuale e non.

Infezioni che colpiscono uomini e donne rappresentando una sfida significativa per la salute pubblica in tutto il mondo.

Ad approfondire con noi l’argomento è il dott. Pietro Colletti, direttore dell’UOC di malattie infettive di Trapani: «Il problema delle infezioni da trasmissione sessuale è la mancanza di prevenzione, queste malattie possono provocare problemi cronici con gravi complicanze a lungo termine, tra cui tumori».

Tra le MST troviamo la candida, la clamidia, condilomi (HPV), epatite, HIV – AIDS, sifilide, gonorrea e herpes genitale. In Europa, di epatiti, sono più diffuse la A, B e C. «L’epatite A è sempre stata una malattia a trasmissione fecale/orale, dovuta a una scarsa igiene negli alimenti - spiega Colletti - Oggi però si contrae anche durante il sesso, a causa di pratiche che coinvolgono le vie orali».
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L’epatite A provoca una forma acuta che di norma non cronicizza: «Esiste la possibilità di vaccinarsi, necessaria per le popolazioni più a rischio e consigliata soprattutto a chi ha già l’infezione da HIV. Una possibilità da non sottovalutare comunque in generale perché la conseguenza grave è un’epatite fulminante», sostiene il primario.

L’epatite B e la C interessano il fegato provocandone l'infiammazione: «La forma iniziale può anche essere asintomatica e passare inosservata, quindi bisogna stare attenti. Questo tipo di epatiti si cronicizzino portando gravi disturbi al fegato come la cirrosi epatica, tumori, etc… Per l’Epatite B esistono delle terapie specifiche estremamente efficaci. Anche per l’Epatite C esiste da decenni una cura efficace costituita da pillole da assumere per due mesi». In Sicilia sono stati curati migliaia di casi ed oggi è in corso un programma di screening che punta alla definitiva eradicazione dell’infezione.

Poi c'è la sifilide: «Sui casi non si ha un numero certo perché le persone non segnalano il problema, soprattutto quando minore. Presa in tempo, anche se asintomatica, si può curare in modo estremamente banale con delle punture intramuscolari di penicillina».

In alcuni casi la lesione iniziale detta sifiloma (un’ulcera genitale) viene sottovalutata perché sembra guarire autonomamente. Purtroppo però il Treponema Pallidum (il nome scientifico del virus della sifilide) rimane in circolazione all’interno dell’organismo.

Tra le malattie infettive trasmesse sessualmente c'è anche il papilloma virus (condiloma). Di questo virus ne esistono tantissimi ceppi, solo una decina di questi però è responsabile di tumori. «Il papilloma è considerato il principale responsabile dei tumori della testa - spiega l'esperto - del collo dell’utero nella donna e dei tumori anali e del pene nell’uomo. La si può prevenire grazie a un vaccino gratuito. Somministrabile anche a donne o uomini che hanno già avuto una diagnosi d’infezione». La fascia d’età più esposta al contagio è quella che va dai 15 ai 30 anni.

Le MST si trasmettono soprattutto a letto, ma si possono contrarre anche in altri modi: «Alcune di queste possono essere trasmesse con trasfusioni (molto raro perché estremamente controllato), lo scambio di siringhe tra persone che iniettano la droga per endovena e i tatuaggi o piercing. Se una donna è infetta, alcuni microrganismi hanno la capacità di passare dalla placenta o dal collo dell’utero e infettare il nascituro il neonato. Anche in allattamento c’è questa possibilità».

Una delle MST più diffuse è l’HIV. Considerata la malattia dell'immunodeficienza umana, si trova nel sangue, nello sperma, nelle secrezioni vaginali, prespermatiche e nel latte materno delle persone infette.

Nata verso la metà dei ruggenti anni ’80, non esistevano cure fino al 1997: «L’HIV è un virus molto particolare, difficile da curare, deve essere attaccato sotto tanti aspetti nella fase di danneggiamento delle cellule deputate alle difese immunitarie dell’ospite (per questo considerata dell’immunodeficienza). I farmaci oggi sono in grado di bloccare il virus: ogni infezione individuata precocemente è una malattia evitata».

L’uso di una compressa, che contiene due o tre molecole, al giorno a vita (è un’infezione cronica) è in grado di garantire una qualità di vita uguale a chi non ha la malattia. Oggi le donne affette da HIV, che prendono la compressa, possono condurre una vita sovrapponibile a chi non ne è affetto, potendo persino avere figli senza nessuna complicanza.

«È importante avere una vita sessuale sana e grazie a questa cura è possibile. Se vogliamo azzerare nei prossimi decenni i contagi bisogna procedere in questa direzione».

Per non infettarsi con le diverse malattie sessualmente trasmissibili è importantissimo avere una vita sessuale sana e consapevole. «Bisogna avere una consapevolezza del rischio se si hanno partner diversi e/o sconosciuti proteggendosi con il preservativo, evitare una promiscuità con partner sconosciuti».
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