Oltre 315 milioni per le imprese in Sicilia: ecco come richiedere i finanziamenti
La Regione Siciliana ha pubblicato l'avviso Step, volto a sostenere i nuovi investimenti nei settori delle nuove tecnologie. I requisiti per accedere alla misura e come funziona
Cosa finanzia Step e chi può fare domanda
Il plafond finanziario dell'Avviso Step è ripartito su due azioni: la 1.6.1 che destina oltre 69 milioni a interventi nelle tecnologie digitali, deep tech e biotecnologiche; la 2.9.1 che invece ha un budget di oltre 246 milioni rivolti alle tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse.
Possono accedere alla misura le imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma aggregata fino a cinque soggetti con organismi di ricerca pubblici o privati, insieme con investitori europei e internazionali, costituite esclusivamente nella forma giuridica di società di capitali, Gruppo europeo di interesse economico (Geie), consorzi, società consortili, società cooperative con attività esterna e contratti di rete con soggettività giuridica (c.d. “Reti-soggetto”).
Sono ammissibili investimenti produttivi, attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione tecnologica coerenti con Step e conformi ai principi Dnsh e Climate Proofing.
Le proposte di investimento devono prevedere spese da 3 milioni di euro in su, con soglie variabili in base alla classificazione dell’impresa proponente e del settore di intervento. L’intensità delle agevolazioni per gli investimenti produttivi iniziali varia dal 50 al 70% dei costi ammissibili.
Per la ricerca industriale le sovvenzioni possono arrivare fino al 65%, per lo sviluppo sperimentale fino al quaranta (con alcune possibilità di incremento).
«Con questo avviso - sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani - intendiamo mettere la Sicilia nelle condizioni di rispondere al meglio alla sfida per la competitività, puntando sulle nuove tecnologie del digitale e sulla tutela dell’ambiente. Sosteniamo le imprese che puntano sull’innovazione per guardare al futuro, attraverso un uso oculato e strategico delle risorse del Pr Fesr.
Un impegno finanziario consistente rivolto al tessuto produttivo, ma che guarda anche al mondo della ricerca e alle collaborazioni con investitori internazionali, nel segno di un’apertura anche culturale del nostro sistema imprenditoriale e dell’attrattività che la nostra economia sta dimostrando. È un impegno che il mio governo ha portato avanti fin dal suo insediamento e che sta dando frutti, come rilevano gli osservatori economici».
«Con oltre 315 milioni di euro – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo – sosteniamo investimenti strategici, innovazione e sviluppo tecnologico avanzato in Sicilia. Puntiamo a favorire la nascita e il consolidamento di imprese capaci di competere nei settori chiave per il futuro dell’Europa, trattenere talenti, attrarre nuove filiere industriali e creare lavoro qualificato. È una misura che guarda lontano, perché lega la Sicilia ai processi globali più innovativi e alla transizione tecnologica in corso in ambito europeo.
Step - aggiunge Tamajo - non è solo un avviso, ma un segnale al mercato: la Sicilia c’è, è pronta a investire in questi settori d'avanguardia. Vogliamo accompagnare lo sviluppo industriale con strumenti moderni, trasparenti e capaci di accelerare progetti ad alto contenuto innovativo».
Come presentare le domande
La procedura di presentazione delle domande si articola in due fasi operative:
- Fase I: presentazione della domanda preliminare di accesso alle agevolazioni: dalle ore 12.00 del 15 dicembre alle ore 12.00 del 13 febbraio 2026.
- Fase 2: presentazione del progetto definitivo: entro 75 giorni dalla comunicazione dell’esito delle verifiche istruttorie sulla domanda preliminare.
Le domande preliminari di accesso alle agevolazioni (fase 1) possono essere inviate all’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec): dipartimento.attivita.produttive@certmail.regione.sicilia.it, a partire dalle ore 12.00 del 15 dicembre fino al 13 febbraio 2026.
Le domande devono contenere, fra l’altro, una stima prudenziale del costo complessivo ammissibile degli investimenti proposti. Il costo andrà poi dettagliato con il progetto definitivo (fase 2), da trasmettere entro 75 giorni dagli esiti delle verifiche che la commissione di valutazione comunicherà a conclusione della prima fase.
Il soggetto proponente deve disporre obbligatoriamente di un indirizzo di posta elettronica certificata, quale indirizzo ufficiale per l’inoltro e la ricezione degli atti, e di un kit di firma digitale del soggetto abilitato alla sottoscrizione della domanda (legale rappresentante) conforme a quanto previsto dall’Ente nazionale per la Digitalizzazione della pubblica amministrazione nell’elenco pubblico dei certificatori in corso di validità.
Tutti i dettagli del bando e la relativa modulistica sono consultabili sul sito web di EuroInfo Sicilia.
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