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Palermo dice addio all'editore e libraio Sergio Flaccovio: "Siamo in debito con lui"

Anche lo scrittore Roberto Alajmo lo ricorda per la "luce che irradiava intorno a sé". Scomparso ieri, ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama culturale cittadino

Stefania Brusca
Giornalista
  • 9 dicembre 2025

L'editore e libraio Sergio Flaccovio

«La nostra generazione ha un debito formativo con Sergio Flaccovio, per i libri che annusavamo e per l'aria che respiravamo in via Ruggero Settimo» sono le parole con cui lo scrittore Roberto Alajmo ricorda l'editore e libraio scomparso ieri, 8 dicembre. Una figura definita da tutti "illuminata e gentile" della cultura palermitana. Una "luce" che irradiava anche intorno a lui: «Per me svolgeva una funzione da illuminazione pubblica, nel senso che rendeva quella strada luminosa e da lì tutta Palermo. Poi sono arrivati tempi più oscuri».

Sergio Flaccovio aveva raccolto l'eredità del padre Salvatore Fausto, che prima di lui ha lasciato il segno nella scena culturale della città. Flaccovio padre aveva avviato nel 1938 la sua attività con l'apertura di una libreria, quella di via Ruggero Settimo, diventata soprattutto tra gli anni Sessanta e Ottanta del secolo scorso un importante centro di produzione e diffusione culturale della città.

Un'eredità raccolta e portata avanti da Sergio Flaccovio, con quella discrezione e quel garbo che ne hanno fatto un punto di riferimento prezioso: «Io lo vedevo come una specie di Don Chisciotte, se devo associarlo a un personaggio della letteratura - continua Alajmo - era uno di quegli uomini che sembravano a cavallo anche quando erano a piedi».

Quella libreria di via Ruggero Settimo era diventata luogo di ritrovo per molti esponenti del mondo della letteratura, dell'arte e del giornalismo come Enzo Sellerio, Dacia Maraini, Michele Perriera, Cesare Zavattini, Indro Montanelli, Bruno Caruso, Mario Soldati, Nino Buttitta, Denis Mack Smith. Negli anni Cinquanta la libreria era frequentata anche da Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

La libreria diventò in seguito anche una galleria d'arte e una casa editrice. Tra le collane dell'editore Flaccovio molti saggi e monografie, tutte le opere di Luigi Natoli, pubblicazioni di taglio culturale come la rivista "Sicilia" con firme illustri della letteratura e la collana di volumi sulla storia siciliana.

Poi arrivarono i tempi oscuri citati da Alajmo. La crisi dell'editoria ha colpito le librerie storiche come Flaccovio che ha mantenuto la presenza in alcuni punti vendita e ridotto la pubblicazione di volumi. In ordine di tempoi gli ultimi sono quelli della collana "Siciliani" dedicata a figure importanti della politica, della storia, dell'arte e della scienza.

Ma il suo impegno e il suo lavoro lasciano tracce indelebili nel panorama culturale. Un impegno che non va perduto ma continua nel solco che ha indicato. Lo ricorda anche la presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio: «La nostra città perde un punto di riferimento per la cultura, per l’imprenditoria illuminata e di qualità, per tutto ciò che insieme ai suoi familiari ha saputo donare con discrezione e competenza. Un’eredità importante, costruita insieme al papà Fausto, a Francesco e oggi portata avanti da Giuseppe: una famiglia che con la sua attività culturale e imprenditoriale è considerata di rilievo nella storia dell’editoria siciliana e che ha saputo essere pilastro della vita culturale siciliana e fucina di talenti emergenti, grazie a un dialogo costante tra generazioni, mediato dai libri e dalla passione per la conoscenza».

La storia della famiglia Flaccovio è quindi intimamente intrecciata con quella di Palermo. Sergio Flaccovio ha raccolto con amore e responsabilità un’eredità straordinaria, custodendo e rilanciando un patrimonio culturale che appartiene a tutti. «La presenza della famiglia Flaccovio nella vita cittadina - conclude Di Dio - ha contribuito a formare generazioni di lettori, studenti, studiosi, e a proiettare Palermo in un dialogo culturale di respiro nazionale e internazionale».

La sua figura è stata ricordata anche dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla: «La città di Palermo perde oggi una figura luminosa della sua vita culturale. La scomparsa di Sergio Flaccovio, editore e libraio di rara sensibilità, lascia un vuoto profondo non solo nella nostra comunità, ma in tutto il mondo culturale italiano - afferma - A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città, esprimo il più sentito cordoglio alla famiglia Flaccovio, che da generazioni rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la crescita culturale del nostro territorio. Oggi salutiamo un uomo colto, discreto e appassionato, che ha servito la cultura con la naturalezza di chi la considera un bene comune. Palermo gli sarà sempre grata».

I funerali di Sergio Flaccovio si tengono il 10 dicembre alle 11.30 nella chiesa del cimitero dei Rotoli.
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