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Palermo è stata l'ultima tappa per Aldo: il clochard che girava il mondo con il gatto

Mentre sui social regna l'incredulità per la morte di un uomo gentile, sembra che a Palermo ci sia una nuova ondata di violenza ai danni dii deboli ed emarginati

Balarm
La redazione
  • 18 dicembre 2018

Il clochard Aldo e il suo gatto Helios

Non si può non ricordare quella figura in disparte se si è passati dai portici di piazzale Ungheria a Palermo: Aldo che all'anagrafe faceva Aid Abdellah è il "clochard con il gatto" che si è spento la mattina di lunedì 17 dicembre,

56enne francese è stato ferito alla testa e la Procura di Palermo ha aperto un'indagine per omicidio a carico di ignoti coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni.

A dare l'allarme è stata una giovane impiegata che lo ha visto per terra, sanguinante e agonizzante: ha chiamato il 118 e raccontato di avere visto il giaciglio messo a soqquadro e il portafogli aperto. L'uomo aveva anche un cellulare.

I sanitari hanno tentato invano di rianimarlo ma per lui non c'è stato nulla da fare: Aldo, pittore girovago, ha lasciato la sua ultima città.

Sulla sua morte sono state fatte alcune ipotesi: l'uomo potrebbe essersi ferito cadendo da solo oppure per aver partecipato a una lite.
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Ma le coperte e le sue cose erano in pieno scompiglio e lui era invece molto ordinato e da qui l'ìpotesi di chi lo conosceva: aggredito, derubato e infine ucciso.

A sorvegliare quel giaciglio vuoto adesso però sono in tanti: ci si domanda se sia stata un'aggressione, la seconda nel giro di poche ore, dopo quella ai danni del giovane venditore di rose in centRo storico.

E mentre il gatto, Helios, ha trovato una casa (è stato adottato da un ragazzo che lavora nei pressi di piazzale Ungheria) ai cittadini non resta che ricordare i modi gentili dell'uomo che non c'è più, mentre raccontava dei suoi viaggi.

"Non può essere lui, non dava fastidio a nessuno" scrivono diverse persone sui social. Aldo era educato e gentile, "Trattava il suo gatto come se fosse una persona".
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