Palermo sui rifiuti ci riprova: caccia ai fondi per nuovi centri di raccolta, dove saranno
Dopo anni di criticità e carenze strutturali, ecco un passo che potrebbe invertire la rotta, migliorando la gestione dei rifiuti urbani. La sfida del Comune

Il Centro comunale di raccolta "Picciotti"
Dopo anni di criticità e una partecipazione cittadina, spesso, ostacolata da carenze strutturali, ecco un passo che potrebbe invertire la rotta, migliorando la gestione dei rifiuti urbani e l’accessibilità ai servizi in diversi quartieri cittadini.
Ma andiamo per gradi, sul fronte Centri comunali di raccolta, in collaborazione con RAP, Ufficio Ambiente e SRR, si stanno valutando i siti dell’ex Fiera del Mediterraneo, per intenderci l’area tra via Isaac Rabin e via Martin Luther King, ma anche via Azoti e Contrada Badame (a Mezzomonreale), da dotare per l’appunto,con nuovi CCR.
In merito, invece, all’installazione di impianti di compostaggio di prossimità dei rifiuti organici, l’Amministrazione comunale l'ipotesi è l’inserimento di alcune caserme, come Generale Cascino, Calatafimi, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Scianna e Turba, e di alcuni ospedali, tra i quali figurano il Policlinico "Paolo Giaccone" e Villa Sofia.
«Accogliamo con favore la proposta della Giunta di candidarsi al bando per l’installazione di impianti di compostaggio di prossimità presso alcune caserme e ospedali cittadini e di nuovi CCR – commenta il consigliere comunale, Antonino Randazzo -.
Ci auguriamo che il Consiglio Comunale possa approvare al più presto il nuovo Regolamento Rifiuti, che disciplinerà non solo l’attività degli ispettori ambientali, ma anche le pratiche di compostaggio domestico e di comunità che è un requisito di cui deve dotarsi l’ente così come prevede lo stesso bando regionale.
Sulla ipotesi di CCR in quarta circoscrizione, inoltre, in zona Badame, chiedo all’Amministrazione comunale uno sforzo per arrivare alla sua realizzazione in una area ad oggi sprovvista di isole ecologiche».
In merito al CCR da realizzare in IV Circoscrizione, secondo quanto dichiarato dal consigliere Randazzo, RAP aveva inizialmente proposto proprio il sito di Contrada Badame che, tuttavia, potrebbe rimanere escluso dalla candidatura a causa dei costi legati alla procedura di esproprio.
«In caso di finanziamento degli impianti di compostaggio – prosegue il consigliere Randazzo - il Comune dovrà dimostrare di essere in possesso di uno specifico Regolamento comunale per disciplinare le pratiche di compostaggio di prossimità.
Un disciplinare, quello sul compostaggio, che insieme all’intero pacchetto del Regolamento Rifiuti e gli Ispettori Ambientali, giace da anni in Consiglio Comunale in attesa di appropriazione».
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