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Più bici in giro per Palermo, ma in strada è "lotta" con auto e moto: "Serve rispetto"

Chi viaggia sostenibile chiede maggiore rispetto del codice della strada: "Non ci servono chissà quali grandi strutture, ma il rispetto e l’educazione stradale"

  • 19 ottobre 2023

Biciclette in piazza Ruggeto Settimo (Politeama) a Palermo

Nonostante le buche i palermitani amano sempre di più spostarsi in bici (o in monopattino).

Lo dice il rapporto Legambiente "Bike to work": nell'ultimo anno, nel capoluogo siciliano, il numero di persone che utilizza le due ruote per recarsi a lavoro è aumentato del 77%.

Il dato emerge dall'osservazione e dal conteggio del numero di cittadini in bicicletta in punti di passaggio strategici - i cosiddetti check point - in un determinato giorno e in un determinato orario, quello di punta della mattina (due ore a scelta tra le 7:00 e le 10:00).

L'utilizzo di mezzi sostenibili in città è in aumento - in maniera esponenziale - da circa dieci anni. Ma la spinta più importante sull'uso delle due ruote come mezzo di trasporto si è avuta soprattutto durante il periodo covid.

Lo sa bene Chiara Minì, presidente di “Palermo ciclabile”, ex dirigente Fiab e ideatrice di "Sicilyland", un tour operator specializzato in tour in bici, che porta i turisti alla scoperta della città: «Il covid ha permesso un buon orientamento verso l'uso di mezzi elettrici e sostenibili.

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Con il rischio del contagio molte persone hanno smesso di prendere i mezzi pubblici e hanno iniziato ad andare al lavoro in bici o in monopattino. Con le chiusure e le quarantene c'erano molte meno macchine in giro e ci si sentiva più sicuri in strada. Molti hanno riscoperto il piacere di pedalare e hanno mantenuto l'abitudine anche quando è cessata l'emergenza sanitaria».

Chiara ha scelto di non avere un'auto e va al lavoro in bici da ben 25 anni. «Le piste ciclabili a Palermo ci sono - spiega - alcune sono di vecchia generazione altre rispettano le normative, con il tempo si sono fatti grandi passi avanti in termini di mobilità. Insomma quello che c’è ormai ce lo facciamo bastare, l’importante è che il nuovo venga fatto meglio».

Chi viaggia sostenibile chiede soprattutto maggiore attenzione da parte degli automobilisti: «Non ci servono chissà quali grandi strutture, ma il rispetto e l’educazione stradale. Per pedalare in sicurezza in Germania basta una linea bianca, a Palermo anche se c'è uno spartitraffico a delimitare la carreggiata dalla pista ciclabile ti ritrovi a pedalare in mezzo ai motorini».


Andare in bici conviene
Lasciare scooter e macchine in garage non fa solo bene all'ambiente, ma anche alle proprie tasche. Secondo l'analisi dei costi condotta dall'Osservatorio di sharing mobility, utilizzare spesso la propria bicicletta e, all'occorrenza, una combinazione di trasporto pubblico e servizi di sharing, consentirebbe un risparmio annuo di 3.800 euro.

Secondo la ricerca, il costo medio di uno spostamento in auto è 4,5 volte te superiore a quello derivante dalla combinazione di diversi servizi di mobilità sostenibile e condivisa. Ma la soluzione migliore per le tasche dei cittadini rimane il trasporto pubblico: autobus, tram metropolitane.

L'auto rimane il mezzo più dispendioso per spostarsi in città, insieme al taxi. Secondo l'analisi condotta dall'Osm, i soli costi fissi per il possesso di un'auto in Italia in un anno permetterebbero l'acquisto di tre viaggi al giorno con diversi servizi di sharing mobility.
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