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Riapre il Teatro Garibaldi, restituito alla città: gli eventi previsti (d'estate) a Palermo

L'assessore alla Cultura anticipa alcuni degli eventi che si terranno nello storico edificio della Kalsa dopo la fine della mostra dedicata agli scatti di Tony Gentile

Sara Abello
Giornalista
  • 23 maggio 2023

La mostra di Tony Gentile al Teatro Garibaldi di Palermo

Riaperto il Teatro Garibaldi con un'installazione fotografica di Tony Gentile dedicata a Falcone e Borsellino. Il solo modo per combattere il degrado è restituire alla comunità uno spazio che sia fonte di cultura, di bello, e per questo l'amministrazione comunale di Palermo si dice soddisfatta del risultato ottenuto, che rimane inevitabilmente un punto di inizio per un percorso ancora lungo e tortuoso.

Non è casuale neanche il momento scelto, alla vigilia dell’anniversario della strage di Capaci, e l’installazione fotografica di Tony Gentile dedicata proprio a Falcone e Borsellino, originari del quartiere che accoglie il teatro.

Un’installazione immersiva sugli anni delle stragi di mafia realizzata con gli scatti del fotoreporter, visitabile fino al 9 luglio, diventa quindi il più simbolico dei pretesti per la riapertura anticipata del Teatro Garibaldi. Era chiuso dal 2019.

Sin dagli anni Ottanta, dai suoi inizi Gentile ha documentato delitti e arresti, visi imperscrutabili e politici conosciuti, bambini nei quartieri popolari, manifestazioni, scene quotidiane, i primi respiri di libertà e di rinascita. Fu lui a realizzare l’immagine iconica che racconta e fissa per sempre in uno scatto la grande complicità e amicizia tra i giudici Falcone e Borsellino.
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Un'immagine scattata precisamente 57 giorni prima della strage di Capaci, quasi uno scherzo del destino visto che passarono altri 57 giorni esatti prima dell’attentato di via D’Amelio.

La ripartura del Garibaldi era prevista proprio all’inizio dell’estate, poi la proposta di Gentile insieme a Laura Anello de Le Vie dei tesori, promotore dell’evento insieme all’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, alla Fondazione Tricoli, all’Ars, all’assessorato ai Beni culturali della Regione Siciliana, di Confcommercio Palermo, del Cresm e dell’Ersu, ha inevitabilmente accelerato i tempi, così come ci ha raccontato Giampiero Cannella, assessore con delega alle Politiche culturali del Comune di Palermo.

Inaugurato nel cuore dell’antica Kalsa nel 1861 dall’Eroe dei due mondi che da questo palcoscenico arringò la folla, il Teatro Garibaldi subì una prima chiusura fino al 1906, poi funzionò trent’anni come cinema (si chiamò anche Araldo) poi fu serrato di nuovo per riaprire a metà anni Novanta. Occupato nel 2012 dai lavoratori dello spettacolo, venne sgomberato e affidato a Manifesta 12 durante Palermo Capitale italiana della cultura.

Il Comune ha ripulito gli spazi e le uscite di sicurezza, ed è stato sradicato l’albero nel giardinetto attiguo che era diventato instabile.

L’edificio presenta ancora delle problematiche strutturali ma, come ha sottolienato Cannella, pian piano verranno calendarizzati degli eventi consoni ai limiti degli spazi, in attesa di proseguire gli interventi che possano portare alla riqualificazione e, conseguentemente alla fruizione, di tutto il teatro.

«Il centro storico si è trasformato in un “divertimentificio”- ha ribadito Cannella - Obiettivo mio e di questa amministrazione è quello di condurre turisti e cittadini palermitani per una mostra, uno spettacolo, un concerto, una visita in un museo e poi, perchè no, trattenersi per il divertimento serale».

L’intento è quindi quello di dare un’offerta plurima, che diversifichi e in qualche maniera “pareggi” i conti tra la cultura e l’enogastronomia, divenuta sovente il solo strumento per la riqualificazione del territorio.

Dopo il 9 luglio, conclusa l’installazione “Tony Gentile. Luce e memoria”, l’assessore ci anticipa che saranno in cantiere degli eventi legati a Santa Rosalia, un’esposizione di oggetti attualmente al Museo Pitrè, una performance o un concerto in collaborazione con il Teatro Massimo.

Il calendario è in divenire e c’è grande apertura verso l’ascolto di proposte nuove, da sottoporre al comitato scientifico che si occuperà di organizzare, proporre o giudicare richieste che giungeranno in merito.

Il comitato è costituito da ben sei istituzioni culturali con cui è stato stipulato un protocollo d’intesa per il bene del futuro del Teatro Garibaldi: Teatro Massimo, Teatro Biondo, Teatro Politeama, Conservatorio Alessandro Scarlatti, Accademia di Belle Arti e Fondazione Orestiadi di Gibellina.

«Il Teatro Garibaldi era un atleta in coma, oggi è in riabilitazione, domani contiamo di fargli gareggiare le Olimpiadi» - questa la metafora che ha usato Giampiero Cannella. Un futuro proiettato verso le Olimpiadi davvero, sembrerebbe quello che si staglia davanti al Teatro Garibaldi, caduto nell’oblio dei più a partire dal 2018, dopo la conclusione di Manifesta 12, e tornato adesso alla fruizione della comunità tutta.
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