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Ristori bis, aiuti anche per musei, ristoranti e attività penalizzate: le misure in 10 punti

Pubblicato il decreto che stanzia le ulteriori risorse per concedere agevolazioni e bonus a persone e aziende danneggiate dalle chiusure. In dieci punti le principali misure

Balarm
La redazione
  • 6 novembre 2020

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro dell'economia Roberto Gualtieri

Il decreto Ristori bis stanzia nuovi aiuti per commercianti, ristoratori e partite Iva, ma anche bonus per gli asili, modulandoli in base alla geografia delle restrizioni previste dal nuovo Dpcm del 4 novembre.

Pubblicato il 9 novembre 2020, il decreto n. 149 definisce l'ammontare delle risorse per concedere agevolazioni e bonus a persone e aziende. Ecco in dieci punti le principali misure previste.

1. Congedo straordinario per covid
Il decreto Ristori bis prevede il congedo straordinario indennizzato, con indennità pari al 50 % della retribuzione mensile, per i genitori lavoratori dipendenti delle regioni che rientrano nelle aree rosse, da concedere nel caso in cui non possano lavorare in smart working.

2. Ampliamento beneficiari contributi a fondo perduto
Soono aumentate le categorie di attività colpite dalle restrizioni che possono quindi accedere alle agevolazioni a fondo perduto introdotte dal decreto Ristori. Inoltre le agevolazioni aumentano del 50% per le aziende che già beneficiano del contributo e subiscono le ulteriori restrizioni previste dalle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse.
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Ed è istituito un nuovo contributo a fondo perduto, erogato dall’Agenzia delle entrate con importo variabile in base al settore di attività, per le aziende che operano nelle regioni caratterizzate da uno scenario di elevata gravità.

3. Bonus Baby Sitter
Viene erogato un buono da 1.000 euro per servizi di baby sitting a favore delle famiglie delle regioni in area rossa, nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche dalla seconda classe delle scuole secondarie di primo grado.

4. Nuovi fondi regioni e attività con sede nei centri commerciali e alle industrie alimentari
Viene istituito un fondo per erogare in modo automatico nuovi contribut che compensino le attività delle regioni che potrebbero essere interessate da misure restrittive in futuro.

noltre è prevista la costituzione di un fondo per concedere contributi a fondo perduto alle attività con sede nei centri commerciali e alle industrie alimentari che abbiano subito perdite.

5. Sospensione versamenti
Sono sospese le ritenute alla fonte e i pagamenti IVA per il mese di novembre a favore delle attività economiche sospese.

6. Estensione credito d’imposta sugli affitti commerciali
Il decreto Ristori bis estende il credito d’imposta alle imprese che svolgono le attività beneficiarie del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, con importo pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre, che può essere ceduto al proprietario dell’immobile locato.

7. Cancellazione seconda rata IMU
Per le imprese che svolgono le attività che danno diritto al nuovo contributo a fondo perduto, operanti nelle regioni con scenario di massima gravità e alto livello di rischio ai sensi, se i relativi proprietari sono anche gestori delle attività, è cancellata la seconda rata dell’IMU

8. Sospensione contributi previdenziali
Le aziende che operano nelle zone gialle non devono versare i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre, mentre quelle delle zone arancioni e rosse non devono versarli per i mesi di novembre e dicembre.

9. Rinvio secondo acconto Ires e Irap
Per i soggetti cui si applicano gli Isa e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, il pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di Ires e Irap è prorogato al 30 aprile 2021.

10. Sostegni terzo settore, filiera agricola, pesca e acquacoltura
Il nuovo decreto istituisce un fondo straordinario per aziende del terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale che non beneficiano del nuovo contributo a fondo perduto.

Per le imprese attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura previste dal decreto Ristori è prevista la decontribuzione al 100% anche per il mese di dicembre.
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