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Si dice che qui un angelo dipinse un quadro sulla roccia: il (sacro) santuario in Sicilia

L’affresco fu ritrovato il 3 agosto del 1498 e da allora la comunità festeggia ogni anno con una festa dedicata alla Madonna. La chiesa è visitabile ancora oggi

Federica Puglisi
Giornalista
  • 17 luglio 2023

Il Santuario di Noto

Immaginate di trovarvi di fronte ad un quadro che raffigura una "Madonna con bambino", che, secondo tradizione, sarebbe stato dipinto da un uomo su una parete rocciosa.

O secondo un’altra storia realizzato sulla roccia per opera di un angelo che esaudì il desiderio di un pastorello che aveva visto la Madonna in una visione. Inevitabile quindi pensare a qualcosa di magico e di misterioso per questo luogo.

E difatti dopo tanti secoli questo sito resta un luogo di riflessione e di silenzio davvero straordinario. Siamo a Noto, ma non nella città barocca, patrimonio Unesco.

Bensì nella parte più antica della città, dirigendosi verso Palazzolo Acreide, quasi 12 chilometri dopo la borgata di san Corrado fuori le mura, lungo la regia trazzera Noto-Avola.

L’affresco fu ritrovato il 3 agosto del 1498 e da quel giorno la comunità festeggia quel ritrovamento con una festa dedicata alla Madonna. E si racconta ancora che invece di staccare quel dipinto dalla rupe si decise di costruire proprio lì una cappella dedicata alla Madonna.
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Anni dopo poi la chiesa, Santuario, visibile e visitabile ancora oggi, meta di spiritualità e di silenzio lontano dal caos della città. La particolarità di questo dipinto, però, non riguarda solo la sua straordinaria scoperta. Ma anche cosa vi è raffigurato. Non si tratta di una semplice Madonna con bambino.

È conosciuta come Madonna della scala, perché oltre all’immagine della Vergine circondata da cinque teste di angeli, in braccio Gesù bambino, al suo fianco si vede la scala che tocca il cielo in uno sfondo di colline verdi.

La scala simboleggerebbe la Madonna, secondo quanto riportano le Sacre Scritture, colei che accompagna l’uomo all’incontro con Dio in Paradiso.

La Madonna indossa poi una veste che richiama simboli greci, anche perché si racconta che potrebbe averla realizzata un anonimo autore bizantino. O come detto un angelo. La devozione per la Vergine si diffuse tra la popolazione, tanto da essere considerata pure miracolosa.

Tanti misteri, quindi, in questo luogo così isolato da essere meta privilegiata per la spiritualità. È un santuario diocesano, denominato appunto Maria Scala del Paradiso, patrona principale della diocesi di Noto e luogo scelto da sacerdoti e seminaristi per la preghiera.

Immerso nel verde delle distese di Noto antica, è un luogo incantevole tutto da scoprire. Per raggiungerlo si percorre una sorta di via sacra caratterizzata da edicole votive che aiutano la meditazione, quasi a sottolineare che ci si sta avvicinando ad un luogo di preghiera e silenzio.

Accanto alla chiesa si trova l’antico convento. Anche questo sito fu colpito dal terremoto dell’11 gennaio del 1693 che distrusse molti monumenti e chiese del Val di Noto. Ma l’immagine della Madonna rimase intatta.

La chiesa nel Settecento venne poi ricostruita. Il santuario venne fondato dal Venerabile Girolamo Terzo, la cui celletta si trova ancora all’interno del santuario.

Un luogo da visitare, dunque, anche per le sue monumentali scalinate barocche e l’ampio balcone con le tre statue in pietra che raffigurano la Madonna della Scala con i profeti Elia ed Eliseo. A pochi passi dunque dalla più conosciuta città di Noto, una tappa tutta da scoprire al Santuario della Madonna della Scala.
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