ECCELLENZE

HomeNewsFood & WineEccellenze

Straordinariamente dolce, questa cipolla si prepara in mille modi: è (l'oro bianco) di Giarratana

Un gusto dolce e mai pungente, che ben si presta a innumerevoli conservazioni e preparazioni, le mangi ripiene e al forno. Ecco alcune proposte e la sua storia

Balarm
La redazione
  • 17 settembre 2021

Le cipolle di Giarratana (foto di Cavarrone)

Si è da poco conclusa la sua raccolta e lei è tra le regine della tavola siciliana. Stiamo parlando della cipolla di Giarratana, originaria dell’omonimo paese nel Ragusano.

Questo prodotto della terra per le sue proprietà organolettiche e nutrizionali è stata inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, oltre ad essere Presidio Slow Food.

A renderla particolare tra le altre specie di cipolle è proprio il suo particolare gusto dolce e mai pungente, che ben si presta a innumerevoli preparazioni e conservazioni.

Il periodo di raccolta si colloca tra fine luglio e fine agosto; nei mesi successivi, invece, il prodotto si può consumare tutto l’anno, una volta trasformato.

Da sempre il comune di Giarratana, negli Iblei, è noto per la produzione di cipolle straordinariamente dolci e dalle dimensioni molto grandi, poiché la sua collocazione geografica ben si presta alla crescita della varietà.
Adv
Queste cipolle, infatti, vengono definite l’oro bianco di Giarratana.

L’altopiano ibleo, infatti, è solcato da vallate anguste, più o meno profonde, incastonate nella bianca roccia calcarea che, assieme al clima collinare, determinano le condizioni ambientali ideali per la coltivazione di questa cultivar di cipolla.

Al momento della raccolta si procede cosi.

Si lasciano asciugare i bulbi in campo per una settimana e successivamente si conservano in luoghi asciutti e ventilati.
Protagonista di molte ricette tradizionali della provincia di Ragusa, la cipolla di Giarratana sostiene la sapidità delle focacce “chiuse”, le famosissime e gustosissime “scacce”.

A conferire quel tocco particolare è proprio la dolcezza, che quindi rende il prodotto molto gradevole nelle insalate, anche cruda, o condita semplicemente con olio extravergine di oliva e sale.

La cipolla Giarratana ha anche la peculiarità di raggiungere grandi dimensioni (anche oltre i 2 Kg, per quanto il record mai superato è di 3,5 Kg) tanto da essere usata come “cucchiaio” per contenere le prelibate fave cottoie dell’altopiano modicano.

Molto cara a tutti in paese e non solo, è al centro di una sagra annuale, pandemia permettendo, che si tiene a metà agosto, in occasione della festa di San Bartolo.

Le possibili ricette con cui gustare questa varietà di cipolla sono veramente infinite: gratinata al forno, bollita, fritta, in zuppa, come contorno ma anche cruda o in marmellata, accompagnata da buoni formaggi locali e vino rosso.

Insomma non resta che recuperare il prodotto e cimentarsi in una preparazione a scelta; di sicuro il palato ne gioirà.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI