ITINERARI E LUOGHI
Ti senti nell'Eden ma sei in Sicilia: dov'è Cava Paradiso, tra laghetti e piccole cascate
Il sentiero che la attraversa è percorribile e soprattutto di bassa intensità. È facile percorrerlo per immergersi nella natura e trascorrere una piacevole giornata

La Cava Paradiso in Sicilia
Qui sembra di stare in Paradiso. Non solo per il nome com’è conosciuto questo luogo, ma perché in questo posto la natura è incontaminata e sembra di vivere fuori dal tempo.
A pochi chilometri da Rosolini, nel lembo più a Sud della provincia di Siracusa, si trova Cava Paradiso, conosciuta anche con il nome di Cava Prainito. Si tratta di un canyon attraversato dal torrente Prainito, uno degli affluenti del fiume Tellaro.
La Cava si trova lungo la strada provinciale che da Rosolini porta a Modica. La bellezza di questa Cava è non solo la ricchezza e la bellezza della sua variegata biodiversità, che si intreccia con il torrente che la attraversa, ma anche per la sua storia, legata all’età bizantina.
Chi la raggiunge può trovare laghetti e piccole cascate formate dal torrente, nonché una vegetazione di salici, platani e pioppi. E ancora piante spontanee come finocchietto selvatico, borragine, timo, menta fluviale, limoni, asparagi.
Inoltre nelle sue acque è possibile osservare granchi di fiume e trote macrostigma. Il sentiero che la attraversa, percorribile, è piacevole e soprattutto di bassa intensità. Facile dunque percorrerlo per immergersi nella natura, trascorrere una piacevole giornata.
Tra l’altro, intorno al '700 e all'800, lungo il torrente Prainito, erano presenti mulini, di cui oggi rimangono solo ruderi, quindi ci sono anche antichi reperti.
Ma la sua storia è molto più antica. Infatti la Cava conserva ancora i resti dell’età castellucciana, presenti in altre zone incontaminate del Val di Noto. La cava, dunque, è un luogo di interesse archeologico, con la presenza di tombe della facies castellucciana e della “Grotta dell'Icona”, un antico ipogeo.
Si tratta di insediamenti delle antiche civiltà Paleocristiana e Castellucciana, che risalgono al 2000 a.C.. Si possono ancora ammirare grotte, forme tombali, vecchie fornaci che servivano per la produzione della calce, scalinate scavate nella roccia e mulini ad acqua.
Probabilmente questo luogo sarà stato rifugio per le popolazioni indigene, che sicuramente traevano sostentamento dalla cava, e vicino ad essa avevano costruito villaggi di capanne.
E c’è pure una leggenda che riguarda la sorgente del torrente Prainito, chiamata “delle povere donne”. Secondo alcuni racconti la zona era utilizzata da briganti, che avevano imprigionato alcune donne, nella grotta della fonte, con dei tesori. Ma le donne furono poi liberate.
Solo che alla luce del sole rimasero accecate e morirono. Il bottino dei tesori nascosti fu preso dagli uomini che le avevano liberate. Tra storia, archeologia, natura, dunque, questo luogo regala emozioni a chi lo visita e lo sceglie per escursioni naturalistiche.
E quali migliori stagioni se non quelle primaverile ed estiva per ammirare la bellezza di Cava Paradiso.
A pochi chilometri da Rosolini, nel lembo più a Sud della provincia di Siracusa, si trova Cava Paradiso, conosciuta anche con il nome di Cava Prainito. Si tratta di un canyon attraversato dal torrente Prainito, uno degli affluenti del fiume Tellaro.
La Cava si trova lungo la strada provinciale che da Rosolini porta a Modica. La bellezza di questa Cava è non solo la ricchezza e la bellezza della sua variegata biodiversità, che si intreccia con il torrente che la attraversa, ma anche per la sua storia, legata all’età bizantina.
Chi la raggiunge può trovare laghetti e piccole cascate formate dal torrente, nonché una vegetazione di salici, platani e pioppi. E ancora piante spontanee come finocchietto selvatico, borragine, timo, menta fluviale, limoni, asparagi.
Inoltre nelle sue acque è possibile osservare granchi di fiume e trote macrostigma. Il sentiero che la attraversa, percorribile, è piacevole e soprattutto di bassa intensità. Facile dunque percorrerlo per immergersi nella natura, trascorrere una piacevole giornata.
Tra l’altro, intorno al '700 e all'800, lungo il torrente Prainito, erano presenti mulini, di cui oggi rimangono solo ruderi, quindi ci sono anche antichi reperti.
Ma la sua storia è molto più antica. Infatti la Cava conserva ancora i resti dell’età castellucciana, presenti in altre zone incontaminate del Val di Noto. La cava, dunque, è un luogo di interesse archeologico, con la presenza di tombe della facies castellucciana e della “Grotta dell'Icona”, un antico ipogeo.
Si tratta di insediamenti delle antiche civiltà Paleocristiana e Castellucciana, che risalgono al 2000 a.C.. Si possono ancora ammirare grotte, forme tombali, vecchie fornaci che servivano per la produzione della calce, scalinate scavate nella roccia e mulini ad acqua.
Probabilmente questo luogo sarà stato rifugio per le popolazioni indigene, che sicuramente traevano sostentamento dalla cava, e vicino ad essa avevano costruito villaggi di capanne.
E c’è pure una leggenda che riguarda la sorgente del torrente Prainito, chiamata “delle povere donne”. Secondo alcuni racconti la zona era utilizzata da briganti, che avevano imprigionato alcune donne, nella grotta della fonte, con dei tesori. Ma le donne furono poi liberate.
Solo che alla luce del sole rimasero accecate e morirono. Il bottino dei tesori nascosti fu preso dagli uomini che le avevano liberate. Tra storia, archeologia, natura, dunque, questo luogo regala emozioni a chi lo visita e lo sceglie per escursioni naturalistiche.
E quali migliori stagioni se non quelle primaverile ed estiva per ammirare la bellezza di Cava Paradiso.
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