CRONACA
Ticket nominativi, telecamere e limiti orari: ecco le nuove regole della movida a Palermo
Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento che introduce importanti norme per locali notturni, pub e - soprattutto - discoteche. I dettagli
Via Maqueda pedonale a Palermo
Dopo un lungo dibattito (durato 4 mesi) e continui rinvii, finalmente si è arrivati al nuovo Regolamento che disciplina e introduce nuove importanti norme per locali notturni, pub e, soprattutto discoteche.
Una nuova regolamentazione richiesta a più voci (in particolare da residenti e commercianti), dopo i recenti episodi di violenza avvenuti in città proprio nei luoghi della movida notturna.
Nuove norme definite anche in base alle indicazioni fornite da Prefettura e forze dell'ordine durante i numerosi vertici avuti con l'amministrazione comunale.
Ecco le principali novità.
Ticket d'ingresso nominativi per le discoteche e l'obbligo di dotarsi di videosorveglianza valido per i titolari dei pubblici esercizi, ossia per tutti i titolari di locali (non solo quindi per le discoteche).
Stretta anche su slot machine e sale giochi, ai quali è imposta la chiusura alle ore 20.00.
Previsti nuovi limiti sugli orari di chiusura dei locali notturni,che differiscono in relazione alle zone della città, dunque se centro storico o località balneari.
«Il regolamento della movida dota la città di uno strumento che può guidare verso una migliore convivenza tra chi vuole vivere un sano divertimento, gli imprenditori e i residenti che hanno diritto alla quiete. Si aspettava da tempo questo documento, al quale si è arrivati dopo un lungo percorso», dichiarano il sindaco Lagalla e l'assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti.
«Il regolamento - proseguono - contiene punti importanti e coraggiosi, a cominciare da una maggiore regolazione e un orario ridotto per slot machine e sale giochi autorizzate fino ai limiti di orario per tutelare le aree della città, in particolare il centro storico e le prescrizioni per i locali di pubblico spettacolo.
Il testo contiene, inoltre, il recepimento della Legge Franceschini che permetterà di pianificare le licenze e le nuove aperture di esercizi.
L’auspicio - concludono - è che il contributo corale che ha portato all’elaborazione del regolamento possa trovare forma nel rispetto delle regole da parte di tutti i soggetti coinvolti».
La città finalmente avrà «regole chiare a tutela dei residenti e delle attività economiche» esultano in una nota congiunta i consiglieri del gruppo “Lavoriamo per Palermo” Ninni Abbate, Leonardo Canto, Dario Chinnici, Fabrizio Ferrandelli e Pino Mancuso.
«È evidente – continuano i consiglieri – che il nuovo regolamento non risolverà tutti i problemi, né sarà risolutivo nel contrasto alla ‘mala movida’ ma è sicuramente un importante passo in avanti, frutto dell’ascolto attento delle esigenze delle associazioni di categoria e dei comitati dei residenti.
L’applicazione concreta consentirà inoltre di verificare l’efficacia delle nuove disposizioni che, grazie a un nostro ordine del giorno, potranno essere eventualmente riviste per migliorare la tutela dell’interesse della città».
Critiche arrivano dall'opposizione: «Questo regolamento è stato caricato di aspettative molto più alte di quelle cui doveva rispondere soprattutto perché è stato raccontato dalla maggioranza di Lagalla come il luogo deputato ad accogliere anche regole in fatto di sicurezza.
Un elemento sbagliato nel metodo, perché la sicurezza è tema ben più ampio e articolato, e nel contenuto, intanto perché si è pensato di circoscrivere il problema alla gestione delle discoteche, con proposte potenzialmente illegittime come quelle sull'obbligo di metal detector e tornelli». Lo dichiarano i consiglieri comunali di Progetto Palermo Massimo Giaconia, Mariangela Di Gangi e Alberto Mangano.
«Adesso la palla passa al sindaco Lagalla - sottolinea il Pd -, spetta a lui garantire il rispetto del regolamento movida, che abbiamo contribuito a migliorare, per garantire il diritto al riposo dei cittadini, l’attività dei locali di ristorazione e intrattenimento e per migliorare le condizioni di sicurezza della città.
Il nuovo regolamento movida non basterà a garantire la sicurezza delle strade della città se il governo Meloni non deciderà di potenziare gli organici delle forze dell’ordine ed in particolare della polizia municipale», concludono i consiglieri comunali del PD Rosario Arcoleo, Fabio Giambrone, Giuseppe Lupo e Teresa Piccione.
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