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Vestiti androgini e animali trans: la lotta per la parità di genere di un'artigiana di Trappeto

Dopo essersi ammalata a causa dello stress, Laura aveva bisogno di riprendere il contatto con la natura. Così ha fatto armi e bagagli ed è tornata a Trappeto

  • 4 giugno 2021

"Si rinasce ogni volta che si riprende in mano la propria vita".

E lo sa bene Laura Cimino che dopo quasi dieci anni passati a Bologna ha deciso di tornare in Sicilia e di vivere nella vecchia casa dei nonni tra gli alberi di limoni e guardando ogni giorno il mare.

Aveva necessità di una vita salubre e di riprendere il contatto con la natura, a causa dell'inquinamento e dello stress si è ammalata. E così un bel giorno senza guardare mai più indietro ha fatto armi e bagagli ed è tornata a Trappeto a 30 km da Palermo più precisamente a Piano Inferno, anche se per lei è il paradiso.

Ha trasformato un piano della casa nel suo laboratorio sartoriale con una grande finestra con vista sul mare e sugli agrumi che per lei è grandissima fonte di ispirazione. E qui Laura rinasce e con lei la sua piccola azienda tessile Mala Strella.

Laura Cimino classe 1980 è laureata al DAMS ha studiato alla Scuola del fumetto di Milano. e si è anche avvicinata al mondo della sceneggiatura convinta che la sua strada fosse la scrittura, ma dopo una grossa delusione nel cinema si rifugia in una sua antica passione, per la quale ha anche studiato a lungo: le illustrazioni.
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Nel 2000 si trova a Berlino e comincia un po' per gioco a interessarsi alle tecniche di stampa, dall'analogica alla serigrafia, dell'upcycling al recycling, tecniche di sperimentazione peculiari dell'ambiente punk e delle sub culture in quel periodo. Comincia a farsi da sole i propri abiti e vede che piacciono.

Fa tesoro di queste modalità artistiche do it yourself, diy, per dar finalmente vita al suo brand: Mala Strella che nasce nel 2018, una piccola azienda di sartoria digitale. La nostra "Artigiana digitale" comincia a vendere le sue produzioni online riscuotendo sempre maggiore interesse.

«Ero affascinata da questa tipologia di stampa che è il Pattern, - racconta Laura Cimino - motivo decorativo che è possibile replicare all'infinito, e mi dà la possibilità di creare una fantasia, declinabile in varie combinazioni, partendo da un'illustrazione».

Un punto fondamentale per Laura e le sue produzioni è l'ecologia e così tra le sue molte ricerche trova un'azienda piemontese che stampa su stoffe naturali certificate e da la possibilità di passare dal disegno che lei fa a mano al digitale.

Questa azienda certifica che i prodotti utilizzati per il processo di stampa sono ecocompatibili, una condizione fondamentale per Laura che si definisce ecologista e "Antispecista". L'antispecismo è il movimento filosofico, politico e culturale che si oppone allo specismo; con quest'ultimo si intende l'attribuzione di un diverso valore e status morale agli individui unicamente in base alla loro specie di appartenenza.

L'antispecismo crede che le capacità di sentire (di provare sensazioni come piacere e dolore), di interagire con l'esterno, di manifestare una volontà, di intrattenere rapporti sociali, non siano prerogative solo della specie umana.

L'attribuzione di tali capacità agli animali di specie non umana comporta un cambiamento essenziale del loro status etico, da equiparare a quello normalmente riconosciuto agli animali di specie umana; da ciò deve conseguire una trasformazione profonda dei rapporti tra individui umani ed individui non umani.

«I miei disegni sono legati a questi aspetti - racconta l'artigiana -, parto dal mondo animale per arrivare all'uomo. Nell'ultima collezione estiva che uscirà a brevissimo il tema è il no binarismo, tutte persone che non si vedono in un genere binario. Partirò come al solito dagli animali. Ovvero vorrei indagare la differenza fra genere e sesso biologico, argomento piuttosto discusso, presente nel mondo animale.

La collezione estiva prevede tre pattern di animali la cui identità non rientra nel binarismo di genere. Dal pesce pagliaccio, specie dove si nasce tutti maschi e nel branco c'è una sola femmina, quando muore a diventare femmina è uno dei maschi, che diventa trans, cioè fa la transizione.

Alle scimmie del Bonobo, gli oranghi che hanno un'organizzazione matriarcale. E, infine, il cavalluccio marino che può essere trans, in quanto fa la transizione. E cavalluccio marino, dove sono i maschi ad occuparsi della riproduzione della specie. La femmina depone le uova in una sacca incubatrice posta sul ventre del maschio e questi le cova, nutredole, fino alla schiusa, quando espelle i piccoli cavallucci marini con delle contrazioni addominali simili a quelle del parto».

La nuova collezione prevede un vestiario androgino, che va bene per uomini e per donne, magliette ampie, salopette, short, costumi e teli mare.
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