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Vietato abbassare la guardia: per il bene di tutti staremo a casa anche il primo maggio

«Bisogna andare avanti con il massimo rigore», ha detto senza mezzi termini il capo della Protezione Civile . Solo così potrà avvicinarsi il giorno della nuova "libertà"

Balarm
La redazione
  • 3 aprile 2020

foto pagina Facebook Protezione Civile

Oggi è il tempo del rigore, l'Italia non può permettersi di ricadere nella morsa del contagio da Coronavirus ed è per questo che non solo occorre ancora rimanere a casa ma anche iniziare a pensare che ci saranno momenti che normalmente passiamo all'aria aperta e in compagnia, in cui invece sarà bene restare "isolati".

A parlare dell'allungamento del periodo del rigore è il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli che è stato intervistato da Radio Capital. il suo non è un discorso negativo, tutt'altro, ed è proprio perché si comincia ad intravedere la luce fuori dal tunnel che è importante non abbassare la guardia.

«Bisogna andare avanti con il massimo rigore», ha detto senza mezzi termini e facendo riferimento al fatto che le strutture sanitarie stanno iniziando a "respirare".

Feste di Pasqua e Pasquetta a casa, dunque, come già anche annunciato ad esempio dal sindaco di Palermo che ha deciso di "blindare" alcuni dei luoghi simbolo in cui i cittadini trascorrono le giornate di festa.

Anche per il primo maggio dobbiamo iniziare a pensare che sarà meglio restare a casa. «Non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane», ha detto ancora Borrelli.

Ma si studia anche la fase due, ovvero quella in cui potremo riprendere la vita normale, seppur con gli acccorgimenti del caso. Ma tutto dipenderà dai dati e dalla reale situazione nel Paese. Se tutti noi faremo la nostra parte è certo che quel giorno sarà sempre più vicino.
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