CURIOSITÀ
"L'Uomo Vogue" dà la copertina ai pescatori siciliani: hanno salvato cinquanta migranti
L’equipaggio del peschereccio Accursio, che lo scorso luglio ha salvato oltre 50 migranti, è protagonista di una delle quattro copertine de "L’Uomo Vogue"

La copertina di "L'Uomo Vogue" con i pescatori di Sciacca
L’equipaggio dell’Accursio, peschereccio che lo scorso 26 luglio ha salvato dall’affondamento un gommone con oltre 50 migranti a bordo a largo delle coste siciliane (qui la storia), è protagonista di una delle quattro copertine del nuovo numero de "L’Uomo Vogue", in edicola da mercoledì 23 ottobre.
"Tre giorni di lavoro perduti, vero, ma abbiamo salvato vite umane: cosa c’è di più importante?» Così ha detto il capitano Carlo Giarratano. La scelta di soccorrerli l’ha presa in pochi secondi e così sono rimasti a vigilare l’imbarcazione in attesa dei soccorsi. Che sono arrivati 18 ore dopo. «Eravamo a 100 miglia da tutto e nell’arco di 24 ore il meteo sarebbe peggiorato - racconta Vincenzo Dimino, direttore di macchina - per loro siamo stati l’isola».
"ha scelto così di omaggiare le storie di quegli italiani che spesso, negli ultimi anni, hanno scelto di mettere da parte il loro lavoro, i propri interessi economici, e si sono impegnati in prima persona per aiutare i migranti in difficoltà, senza il supporto e a volte persino contro la volontà delle istituzioni dei Paesi limitrofi, comprese le nostre.
"Tre giorni di lavoro perduti, vero, ma abbiamo salvato vite umane: cosa c’è di più importante?» Così ha detto il capitano Carlo Giarratano. La scelta di soccorrerli l’ha presa in pochi secondi e così sono rimasti a vigilare l’imbarcazione in attesa dei soccorsi. Che sono arrivati 18 ore dopo. «Eravamo a 100 miglia da tutto e nell’arco di 24 ore il meteo sarebbe peggiorato - racconta Vincenzo Dimino, direttore di macchina - per loro siamo stati l’isola».
"ha scelto così di omaggiare le storie di quegli italiani che spesso, negli ultimi anni, hanno scelto di mettere da parte il loro lavoro, i propri interessi economici, e si sono impegnati in prima persona per aiutare i migranti in difficoltà, senza il supporto e a volte persino contro la volontà delle istituzioni dei Paesi limitrofi, comprese le nostre.
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