Carnevale di Corleone
"U Riavulicchiu”, maschera che balla, saltella, tintinna, fugge e ritorna, solo o a branchi, è il padrone del carnevale corleonese. Carnevale inaspettatamente risorto, e con grande clamore, negli anni ’90. Il diavolo è rosso, proprio come nelle favole, vestito di rosso e nero, con le corna, la coda, la frusta e centinaia di sonagli (“ciancianeddi”). La sua figura è collegata agli ancestrali timori da sempre nutriti dai contadini per le “cattive annate”.
La cerimonia carnevalesca utilizza il sorriso come fonte di esorcismo, nell’attesa di consegnare incubi e diavoli al fuoco purificatore. Con il carnevale è nato il trofeo dei quartieri, che prevede la consegna di un premio al carro o al gruppo mascherato più bello e pieno di fantasia. E infine, la lettura del testamento “ru nannu ri Carnevali”, simpatico nonnetto, che al termine della lettura del suo testamento, viene bruciato per indicare la fine del Carnevale, mentre tutte le maschere gli ballano attorno. La festa prevede la partecipazione della banda musicale e un trofeo dei quartieri che viene assegnato al gruppo che ha realizzato il migliore fra i carri allegorici che sfilano il sabato, la domenica e il martedì.
Il martedì di carnevale si svolge l'inseguimento del porcu frisatu, un porcellino che viene lasciato libero per essere poi catturato nello spazio alberato dei giardini pubblici. La festa si conclude con il ballo in maschera nella piazza prospicente il Municipio, mentre il "rituale del nannu", dalla lettura del testamento sino al rogo, viene eseguito con grandissima partecipazione di cittadini e di turisti.
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Dal 7 luglio 2023 al 19 maggio 2024L'antico Tempio di Segesta riapre dopo 20 anni: le visite con la nuova mostra "Elyma"
-
MOSTRE
Dal 1 dicembre 2023 al 30 settembre 2024Alla scoperta della "Palermo Felicissima": la mostra interattiva riapre Palazzo Bonocore
-
MOSTRE
Dal 13 dicembre 2023 al 30 settembre 2024"Thesaurus" a Palazzo Reale: la mostra sui tesori (segreti) della Cappella Palatina