All'Oratorio di San Lorenzo lo spettacolo "Miracolo#1" della compagnia Sutta Scupa
Oltre 20 appuntamenti per un mese di riflessioni, musica, incontri, azioni teatrali e momenti di preghiera che, dal 4 al 31 maggio, ci faranno riscoprire il significato delle tante bellezze d’arte contenute nei nostri monumenti religiosi: è la rassegna "In Visibilia".
Per il teatro, col Dipartimento delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Università palermitana diretto da Salvatore Tedesco, sono stati scelti lavori che, partendo dall’antico e dalle emergenze attuali, indagano la spiritualità contemporanea.
Domenica 20 maggio alle 18 all’Oratorio di San Lorenzo è in programma "Miracolo#1" della compagnia Sutta Scupa.
Miracolo prende spunto dalle ondate migratorie che attraversano il Mediterraneo per investigare la progressiva disumanizzazione della nostra società. L’idea di attraversare con una residenza artistica l’Oratorio di San Lorenzo scaturisce dalla necessità di approfondire questo processo di trasformazione mettendolo in relazione al concetto di “assenza”.
Tra gli incantevoli stucchi di Giacomo Serpotta aleggia infatti l’assenza della natività del Caravaggio. Il dipinto infatti è stato rubato nel 1969 e sostituito nel 2015 da un rifacimento tecnologico.
Per il teatro, col Dipartimento delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Università palermitana diretto da Salvatore Tedesco, sono stati scelti lavori che, partendo dall’antico e dalle emergenze attuali, indagano la spiritualità contemporanea.
Domenica 20 maggio alle 18 all’Oratorio di San Lorenzo è in programma "Miracolo#1" della compagnia Sutta Scupa.
Miracolo prende spunto dalle ondate migratorie che attraversano il Mediterraneo per investigare la progressiva disumanizzazione della nostra società. L’idea di attraversare con una residenza artistica l’Oratorio di San Lorenzo scaturisce dalla necessità di approfondire questo processo di trasformazione mettendolo in relazione al concetto di “assenza”.
Tra gli incantevoli stucchi di Giacomo Serpotta aleggia infatti l’assenza della natività del Caravaggio. Il dipinto infatti è stato rubato nel 1969 e sostituito nel 2015 da un rifacimento tecnologico.
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