Alla scoperta del Teatro Donnafugata di Ragusa, il gioiello da cento posti nel ventre della dimora storica
Il Teatro Donnafugata di Ragusa
Cortili segreti, dimore aristocratiche, chiese spettacolari. E perfino l’antico circolo di conversazione riservato solo agli aristocratici. Una città che si svela in venticinque tappe-gioiello, per la seconda edizione de "Le Vie dei Tesori" a Ragusa, che si svolge nei tre weekend dal 4 al 20 ottobre.
La presenza del Teatro Donnafugata, situato nel cuore di Ragusa Ibla, appare, per chi si trovi a passeggiare lungo il Corso XXV Aprile, come una piacevole rivelazione.
Costruito nell’Ottocento, ricavato nei bassi del palazzo della famiglia Arezzo di Donnafugata, riaperto a opera della famiglia nobiliare, è dotato di poco più di un centinaio di posti a sedere tra parterre e palchetti.
Il “Donnafugata” rappresenta un elegante gioiellino fra i teatri all’italiana, dove tutto è in formato mignon. Ha sempre avuto anche una perfetta acustica, sin dall’inaugurazione e dai primi spettacoli allestiti, ove “il rumore d’un laccio di scarpa allentato arriva in fondo alla platea”, come viene riportato dalle cronache del tempo. Un’istantanea di un secolo attento all’arte e allo spirito.
A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
La presenza del Teatro Donnafugata, situato nel cuore di Ragusa Ibla, appare, per chi si trovi a passeggiare lungo il Corso XXV Aprile, come una piacevole rivelazione.
Costruito nell’Ottocento, ricavato nei bassi del palazzo della famiglia Arezzo di Donnafugata, riaperto a opera della famiglia nobiliare, è dotato di poco più di un centinaio di posti a sedere tra parterre e palchetti.
Il “Donnafugata” rappresenta un elegante gioiellino fra i teatri all’italiana, dove tutto è in formato mignon. Ha sempre avuto anche una perfetta acustica, sin dall’inaugurazione e dai primi spettacoli allestiti, ove “il rumore d’un laccio di scarpa allentato arriva in fondo alla platea”, come viene riportato dalle cronache del tempo. Un’istantanea di un secolo attento all’arte e allo spirito.
A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
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