Alla scoperta della Chiesa di Santa Caterina D'Alessandria a Palermo, tra affreschi e stucchi

La navata della chiesa di Santa Caterina a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria fa parte dello splendido complesso architettonico che si affaccia su piazza Bellini e su piazza Pretoria. Sorse sul sito di un luogo di culto trecentesco, eretta alla fine del 1500 per volere di Maria del Carretto, priora del cenobio domenicano.
Fu più volte ristrutturata e abbellita con opere dei migliori artisti del tempo. Nel Settecento fu aggiunta la cupola e nel 1863 venne realizzato il coro. La facciata, in stile tardo rinascimentale, presenta due livelli scanditi da lesene.
L’interno, a navata unica con tre cappelle in stile rococò per lato, è magnifico, con gli affreschi di Francesco Sozzi e Alessandro D’Anna del 1769, le decorazioni della volta di Filippo Randazzo, i pregiati stucchi di Procopio Serpotta e Giacomo Guastella. La statua della santa è di Antonello Gagini, datata 1534.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria fa parte dello splendido complesso architettonico che si affaccia su piazza Bellini e su piazza Pretoria. Sorse sul sito di un luogo di culto trecentesco, eretta alla fine del 1500 per volere di Maria del Carretto, priora del cenobio domenicano.
Fu più volte ristrutturata e abbellita con opere dei migliori artisti del tempo. Nel Settecento fu aggiunta la cupola e nel 1863 venne realizzato il coro. La facciata, in stile tardo rinascimentale, presenta due livelli scanditi da lesene.
L’interno, a navata unica con tre cappelle in stile rococò per lato, è magnifico, con gli affreschi di Francesco Sozzi e Alessandro D’Anna del 1769, le decorazioni della volta di Filippo Randazzo, i pregiati stucchi di Procopio Serpotta e Giacomo Guastella. La statua della santa è di Antonello Gagini, datata 1534.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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