Antiche rovine ed edifici di culto tra fede e leggenda: le "Giornate FAI di Primavera" a Enna e provincia

Il Santuario del Santissimo Crocifisso di Papardura a Enna
Un weekend per guardare la Sicilia come mai prima e costruire un ideale "Ponte tra culture" che ci fa viaggiare in tutto il mondo: tornano nel weekend di sabato 23 e domenica 24 marzo le "Giornate FAI di Primavera".
I LUOGHI A ENNA
Apre al pubblico il Santuario del Santissimo Crocifisso nel sito di Papardura, un luogo importante per la città legato all'antico culto del Santissimo Crocifisso - una delle celebrazioni più sentite del calendario liturgico - e il cui nome lascia ancora oggi diverse interpretazioni.
Lo storico Littara di Noto fa derivare il nome dalle acque che nella località sono abbondanti, pertanto "Papardura" significa "località dalle acque perenni e cospicue", mentre altri adducono l'origine del termine alla lingua persiana, per cui "Papar-dura" sarebbe la traduzione di "acqua sorgente" e "dura", sinonimo di roccia.
Il Santuario è visitabile sabato e domenica dalle 9 alle 13 (con contributo suggerito a partire da 3 euro) e prevede due iniziative speciali: gli interventi musicali a cura del Liceo Musicale "Colajanni" e la conferenza "La gestione dell'acqua nell'antica città di Castrogiovanni a cura dell'archeologa Rossella Nicoletti.
I LUOGHI IN PROVINCIA DI ENNA
Le visite continuano in alcuni siti d'interesse disseminati in provincia: il Granfonte di Leonforte, che sorge sui resti di una fontana araba e anticamente costituiva luogo di ritrovo per la popolazione, oltre che abbeveratoio pubblico; gli antichissimi ruderi del Castello di Nicosia; la Chiesa di Maria Santissima delle Grazie di Piazza Armerina, che si erge sul Piano Sant'Ippolito con una vista mozzafiato sulla città (scarica qui l'elenco completo).
I LUOGHI A ENNA
Apre al pubblico il Santuario del Santissimo Crocifisso nel sito di Papardura, un luogo importante per la città legato all'antico culto del Santissimo Crocifisso - una delle celebrazioni più sentite del calendario liturgico - e il cui nome lascia ancora oggi diverse interpretazioni.
Lo storico Littara di Noto fa derivare il nome dalle acque che nella località sono abbondanti, pertanto "Papardura" significa "località dalle acque perenni e cospicue", mentre altri adducono l'origine del termine alla lingua persiana, per cui "Papar-dura" sarebbe la traduzione di "acqua sorgente" e "dura", sinonimo di roccia.
Il Santuario è visitabile sabato e domenica dalle 9 alle 13 (con contributo suggerito a partire da 3 euro) e prevede due iniziative speciali: gli interventi musicali a cura del Liceo Musicale "Colajanni" e la conferenza "La gestione dell'acqua nell'antica città di Castrogiovanni a cura dell'archeologa Rossella Nicoletti.
I LUOGHI IN PROVINCIA DI ENNA
Le visite continuano in alcuni siti d'interesse disseminati in provincia: il Granfonte di Leonforte, che sorge sui resti di una fontana araba e anticamente costituiva luogo di ritrovo per la popolazione, oltre che abbeveratoio pubblico; gli antichissimi ruderi del Castello di Nicosia; la Chiesa di Maria Santissima delle Grazie di Piazza Armerina, che si erge sul Piano Sant'Ippolito con una vista mozzafiato sulla città (scarica qui l'elenco completo).
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
TEATRO E CABARET
"Edipo a Colono" di Sofocle: il ritorno di Robert Carsen al Teatro Greco di Siracusa
-
ESPERIENZE
A Palermo c'è "BeHumans Experience": entri nella navicella e fai un viaggio sulla Terra
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale