Apre le porte la Chiesa di Santa Venera di Palermo, nascosta in un giardino sopra le antiche mura della città
Chiesa di Santa Venera a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
La Chiesa di Santa Venera fu edificata alla fine del XV secolo, sulle antiche mura e accanto alla Porta normanna di Termini, per ringraziare la santa, già patrona della città, della favorevole intercessione per la fine della peste che imperversava nel 1493.
La devozione si rinnovò nel 1529, quando si diffuse un’altra epidemia mortale. Negli anni successivi, nell’ambito del sistema di fortificazioni voluto dall’imperatore Carlo V, accanto all’edificio religioso furono realizzati ulteriori bastioni. La chiesa, che era stata affidata alla Compagnia della Pace, cadde in disgrazia e in seguito fu utilizzata come lazzaretto.
Venne recuperata e modificata alla fine del Settecento, privilegiando lo stile neoclassico imperante. Lo splendido oratorio secentesco annesso fu demolito in epoca borbonica, assieme alla Porta, ma la chiesa si salvò. Oggi, restaurata, è circondata da un incantevole giardino.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
La Chiesa di Santa Venera fu edificata alla fine del XV secolo, sulle antiche mura e accanto alla Porta normanna di Termini, per ringraziare la santa, già patrona della città, della favorevole intercessione per la fine della peste che imperversava nel 1493.
La devozione si rinnovò nel 1529, quando si diffuse un’altra epidemia mortale. Negli anni successivi, nell’ambito del sistema di fortificazioni voluto dall’imperatore Carlo V, accanto all’edificio religioso furono realizzati ulteriori bastioni. La chiesa, che era stata affidata alla Compagnia della Pace, cadde in disgrazia e in seguito fu utilizzata come lazzaretto.
Venne recuperata e modificata alla fine del Settecento, privilegiando lo stile neoclassico imperante. Lo splendido oratorio secentesco annesso fu demolito in epoca borbonica, assieme alla Porta, ma la chiesa si salvò. Oggi, restaurata, è circondata da un incantevole giardino.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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