Architettura gotica e originali influenze normanne: visite alla Chiesa di Santa Maria del Gesù a Modica
L'imponente portale d'accesso della Chiesa di Santa Maria del Gesù di Modica
Cattedrali barocche e piccole chiese nascoste, circoli e palazzi nobiliari, musei, giardini e persino un piccolo teatro: "Le Vie dei Tesori" debuttano a Ragusa, Modica e Scicli con tre weekend alla scoperta dei gioielli del Val di Noto in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Tra i quartieri più alti di Modica, al di fuori del centro storico barocco, sorge uno dei più preziosi tesori della città: "Un gioiello di architettura gotica con originali influenze normanne" è l'itinerario alla scoperta della Chiesa di Santa Maria del Gesù.
I conti Cabrera commissionarono nel 1481 la costruzione della chiesa e del convento francescano di Santa Maria di Gesù, rara testimonianza dell’arte tardo-gotica iblea. È un luogo carico di fascino e mistero, per la bellezza e singolarità della sua architettura influenzata dal gusto castigliano e catalano.
Da ammirare i motivi decorativi del portale e le tracce superstiti delle volte in pietra della chiesa, che poi fu rimaneggiata nel Settecento. Il cortile, invece, è rimasto in gran parte intatto: nelle colonne scanalate dei portici, ognuna diversa dall’altra, si riscontra una ripresa stilistica del mitico passato normanno dell’Isola.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Tra i quartieri più alti di Modica, al di fuori del centro storico barocco, sorge uno dei più preziosi tesori della città: "Un gioiello di architettura gotica con originali influenze normanne" è l'itinerario alla scoperta della Chiesa di Santa Maria del Gesù.
I conti Cabrera commissionarono nel 1481 la costruzione della chiesa e del convento francescano di Santa Maria di Gesù, rara testimonianza dell’arte tardo-gotica iblea. È un luogo carico di fascino e mistero, per la bellezza e singolarità della sua architettura influenzata dal gusto castigliano e catalano.
Da ammirare i motivi decorativi del portale e le tracce superstiti delle volte in pietra della chiesa, che poi fu rimaneggiata nel Settecento. Il cortile, invece, è rimasto in gran parte intatto: nelle colonne scanalate dei portici, ognuna diversa dall’altra, si riscontra una ripresa stilistica del mitico passato normanno dell’Isola.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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