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Arte contemporanea nel segno di Antonello: la moltiplicazione Pop della celebre Annunciata diventa "Lei"

  • Museo Mandralisca - Cefalù (Pa)
  • Dal 1 settembre 2019 al 1 gennaio 2020 (evento concluso)
  • Visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
  • Gratuito
Balarm
La redazione

Una delle Annunciate del progetto "Lei" di Mauro Drudi

Con il "gioco" della ripetitività in stile Pop Art che rimanda a Andy Warhol e alle sue Marilyn, Mauro Drudi (Cattolica, 1963) lavora in una riflessione sulla donna: "Lei" è il progetto in mostra al Museo Mandralisca di Cefalù che conta circa 350 ripetizioni in chiave Pop dell'Annunciata di Antonello da Messina, tela realizzata nel 1475 e conservata nel museo di palazzo Abatellis.

Le opere di Drudi sono ospiti del Mandralisca di Cefalù fino a dicembre in una sorta di Wunderkammer contemporanea a cura di Emanuele Berardi in quello stesso polo museale che custodisce un'altra opera di Antonello: si tratta di un "Lui", ovvero il "Ritratto di ignoto marinaio" 

La numerose opere che rappresentano quell'unico volto, sempre uguale a se stesso ma sempre diverso in colori, tagli, materiali, prospettive e formati, vanno dai 10 cm fino a pezzi di grande formato: un unicum da osservare per aprirsi a diverse riflessioni.
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Il tema di fondo è infatti la condizione della donna nel mondo nella divisione spaziale tra il mondo occidentale, dove la donna (almeno apparentemente) gode di diritti e libertà, e il resto che vede invece le donne affrontare sfide quotidiane, violenze e proibizioni.

In questa cornice dal forte impatto estetico "Lei" prende per mano lo spettatore coinvolgendolo culturalmente, storicamente, artisticamente, psicologicamente per affrontare allora tutti i temi che riguardano la società contemporanea.

Reduci dai successi di Fano, Siracusa e Messina, le opere - pezzi unici, disegnati e dipinti a mano - ritornano per la seconda volta a Cefalù, sede della mostra,

Mauro Drudi nasce sulla riviera adriatica da madre pittrice e padre commerciante. Smette di dipingere a olio a 7 anni, smette di fare grafica pubblicitaria a 15, smette di correre in moto a 20 e di studiare a 21. Cerca di inquadrarsi in una vita nella norma, ma di lì a poco la sua vena artistica ha il sopravvento: inizia a dipingere e a scrivere narrativa, poesia e critica letteraria. Nel frattempo si laurea in Lingue.

Pubblica un romanzo online dal titolo "Virata" per Fazi Editore e racconti, recensioni, testi critici e poesie presso riviste ed editori specializzati. Assieme a Oliviero Toscani, Marco Morosini e al musicista balcanico Goran Bregovich scrive per Rai 2 lo spettacolo intitolato "Amen" riguardante le tre religioni monoteiste. 

Nel 2002 comincia a insegnare spagnolo presso la scuola interna dell'Ospedale di Muraglia, a Pesaro, centro specializzato nella cura di bambini malati di leucemia e diventa direttore de "Il Seme", una cooperativa di solidarietà che aiuta persone disagiate o meno dotate a inserirsi nel mondo del lavoro.

Nel maggio del 2003 esce per Larcher Editore il noir intitolato "Una giornata di pesca". Nello stesso anno fonda l'associazione culturale Popolare Melodica che organizza concerti con i migliori jazzisti italiani.
Dal 2010 si dedica completamente alla pittura esplorando i temi della donna da più lati e quello del rapporto fra l’arte rinascimentale e altre pietre miliari della storia dell’arte mondiale e il nostro tempo.

Nel 2016 "Lei – una riflessione pittorica sulla donna" è oggetto della tesi di laurea presso la Facoltà di architettura di Firenze. Significative le sue riflessioni sulla condizione della donna con questo progetto, che lo portano a organizzare diverse personali.
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