"Astolfo 13", al Nuovo Montevergini un Orlando Furioso in chiave contemporanea
Una scena dello spettacolo "Astolfo 13"
La seconda edizione della rassegna "Sicilia di scena", organizzata dal Teatro Biondo di Palermo, presenta gli spettacoli vincitori del bando riservato alle nuove realtà teatrali del territorio.
"Astolfo 13", in scena al Teatro Nuovo Montevergini dal 21 al 23 e dal 27 al 30 dicembre alle ore 21.00, è una rielaborazione in chiave contemporanea di alcuni episodi dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, proposti attraverso modalità narrative derivate dalla poesia orale, dal cunto siciliano e dal teatro musicale, intrecciati in un racconto fuori dal tempo.
Personaggi di epoche diverse si sovrappongono in una narrazione stratificata, che utilizza musica (eseguita con strumenti tradizionali e digitali), recitazione, immagini video ed elaborazioni sonore.
Il testo varia nella forma e nei generi, abbracciando metriche classiche e contemporanee, versi e prosa, e alterna diversi registri mettendo in dialogo le ottave ariostesche, l’italiano contemporaneo e il dialetto palermitano.
Lo spettacolo è un progetto di Giulio Musso e Federico Pipia, testo di Giulio Musso, musiche, regia, elettronica dal vivo, sound design e video scenografie di Federico Pipia, percussioni, gaita, lira, liuto dal vivo do Michele Piccione
I costumi sono di Dora Argento, tecnica del suono e luci di Andrea Trona, aiuto regia Francesca Melluso. Durante lo spettacolo si fa uso di luci stroboscopiche. La produzione e del Teatro Biondo di Palermo.
"Astolfo 13", in scena al Teatro Nuovo Montevergini dal 21 al 23 e dal 27 al 30 dicembre alle ore 21.00, è una rielaborazione in chiave contemporanea di alcuni episodi dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, proposti attraverso modalità narrative derivate dalla poesia orale, dal cunto siciliano e dal teatro musicale, intrecciati in un racconto fuori dal tempo.
Personaggi di epoche diverse si sovrappongono in una narrazione stratificata, che utilizza musica (eseguita con strumenti tradizionali e digitali), recitazione, immagini video ed elaborazioni sonore.
Il testo varia nella forma e nei generi, abbracciando metriche classiche e contemporanee, versi e prosa, e alterna diversi registri mettendo in dialogo le ottave ariostesche, l’italiano contemporaneo e il dialetto palermitano.
Lo spettacolo è un progetto di Giulio Musso e Federico Pipia, testo di Giulio Musso, musiche, regia, elettronica dal vivo, sound design e video scenografie di Federico Pipia, percussioni, gaita, lira, liuto dal vivo do Michele Piccione
I costumi sono di Dora Argento, tecnica del suono e luci di Andrea Trona, aiuto regia Francesca Melluso. Durante lo spettacolo si fa uso di luci stroboscopiche. La produzione e del Teatro Biondo di Palermo.
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