Bandiere, nuvole e brandelli di vita in mostra: ad Alcamo le opere del palermitano Paolo Roberto D'Alia

Bandiere dell'artista Paolo Roberto D'Alia (part.)
Dopo che l'artista ha sperimentato nuove soluzioni compositive e tecniche di tessitura, si presenta con una mostra in cui i suoi arazzi, composti dalla sovrapposizione e lavorazioni successive di tessuti, assumono un valore simbolico e introspettivo.
«Paolo Roberto D'Alia - scrive il curatore nel testo che accompagna la mostra - delimita il proprio angolo di cielo attraverso le bandiere che danno il titolo a questo progetto, concettualmente vicine a quella funzione comunicativa e di appartenenza che comunemente assolvono.
Egli usa un escamotage romantico per ribattezzare le sue opere, traendo spunto proprio da questa funzione simbolica che trasforma un semplice tessuto in elemento segnico vibrante e riversando nella complessità della trama e dell'ordito il suo pensiero e i suoi sentimenti.
Così come il trascorrere e lo svilupparsi dell'esistenza umana, densa di passaggi complessi, casuali e allo stesso modo dirimenti nelle scelte che ognuno di noi è portato a compiere, le sue opere vivono di accostamenti e sovrapposizioni, non sempre lineari e definiti in cui la apparente irregolarità della composizione rispecchia fedelmente l'indeterminatezza della vita e l'impossibilità di conoscerne gli sviluppi futuri».
Gli arazzi di D'Alia sono paesaggi dell'anima. Tutto in lui è complesso ed apparentemente disordinato come i pensieri mai lineari, mai geometrici. Liberi di muoversi, colorarsi o incupirsi come le Bandiere si librano nell'aria, catturano la luce e diventano specchi opachi, pagine morbide sulle quali cucire brandelli di vita.
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