Barocco nero e sfarzo nell’antico palazzo nobiliare: visita e degustazione a Palazzo Asmundo di Gisira
Palazzo Asmundo di Gisira a Catania
L'amore per i prodotti della terra, la scoperta dei gioielli nascosti della Sicilia: da questo incontro nasce "Planeta e Tesori", iniziativa promossa dall'azienda Planeta in occasione della nuova edizione de "Le Vie dei Tesori", in programma a partire dal 14 settembre (leggi l'articolo di approfondimento).
La seconda visita con degustazione si svolge venerdì 26 ottobre alle 19 a Palazzo Asmundo di Gisira, a Catania. Costruito nel 1704, dopo il devastante terremoto del 1693, fu tra i primi edifici a essere eretto nella piazza che all’epoca prendeva il nome di San Filippo, oggi Mazzini.
Su progetto dell’architetto Giuseppe Palazzotto e per volere di Adamo Asmundo, fu uno dei contributi di quella rinascita che avrebbe reso Catania celebre per il suo “barocco nero”, fatto di blocchi estratti dalla furibonda lava.
Nella piazza, unica porticata della città, racchiusa da quattro corpi angolari ornati con trentadue colonne di età romana e sullo sfondo la facciata del duomo, il Palazzo si staglia nella sua eleganza. Sul prospetto principale campeggia lo stemma dell’omonimo casato. Trasformato ora in albergo, conserva affreschi e decori di pregio.
La seconda visita con degustazione si svolge venerdì 26 ottobre alle 19 a Palazzo Asmundo di Gisira, a Catania. Costruito nel 1704, dopo il devastante terremoto del 1693, fu tra i primi edifici a essere eretto nella piazza che all’epoca prendeva il nome di San Filippo, oggi Mazzini.
Su progetto dell’architetto Giuseppe Palazzotto e per volere di Adamo Asmundo, fu uno dei contributi di quella rinascita che avrebbe reso Catania celebre per il suo “barocco nero”, fatto di blocchi estratti dalla furibonda lava.
Nella piazza, unica porticata della città, racchiusa da quattro corpi angolari ornati con trentadue colonne di età romana e sullo sfondo la facciata del duomo, il Palazzo si staglia nella sua eleganza. Sul prospetto principale campeggia lo stemma dell’omonimo casato. Trasformato ora in albergo, conserva affreschi e decori di pregio.
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