"Biografie di oggetti" in mostra a Le Cattive: la riflessione di sei artisti sulle cose che ci circondano

"Vincolo" (2019), opera di Sergio Zavattieri (part.)
Di solito una biografia ha lo scopo di descrivere la vita di una persona, ma anche un oggetto può parlare dei suoi creatori e diventare strumento per alimentare il senso di appartenenza e ricostruire l’dentità dei suoi possessori.
Gli oggetti possono quindi fornire informazioni chiave per raccontare o creare storie, veri e propri indicatori simbolici che illuminano i valori e le credenze della cultura.
I sei artisti, Valentina Glorioso, Adriano La Licata, Genuardi/Ruta, Vito Stassi, Francesco Surdi, e Sergio Zavattieri, presentano le loro ricerche non esclusivamente con le proprie opere ma anche attraverso gli oggetti che li circondano durante il lavoro e nella vita, nel progetto "Biografie di oggetti", prodotto da A&D, con il coordinamento artistico di Sergio Zavattieri.
L'esposizione resterà aperta fino al 7 marzo e sarà visitabile presso Le Cattive a Palazzo Butera, una vineria, un ristorante, uno spazio polifunzionale, un progetto della famiglia Tasca d'Almerita nato con l'intenzione di accompagnare la visione di Massimo e Francesca Valsecchi, custodi del complesso settecentesco situato all'interno del quartiere storico della Kalsa.
Affacciata sulla storica Passeggiata delle Cattive, la terrazza è diventata simbolo di Palermo, offrendo una delle vedute più suggestive della Cala, il porto più antico della città.
Gli oggetti possono quindi fornire informazioni chiave per raccontare o creare storie, veri e propri indicatori simbolici che illuminano i valori e le credenze della cultura.
I sei artisti, Valentina Glorioso, Adriano La Licata, Genuardi/Ruta, Vito Stassi, Francesco Surdi, e Sergio Zavattieri, presentano le loro ricerche non esclusivamente con le proprie opere ma anche attraverso gli oggetti che li circondano durante il lavoro e nella vita, nel progetto "Biografie di oggetti", prodotto da A&D, con il coordinamento artistico di Sergio Zavattieri.
L'esposizione resterà aperta fino al 7 marzo e sarà visitabile presso Le Cattive a Palazzo Butera, una vineria, un ristorante, uno spazio polifunzionale, un progetto della famiglia Tasca d'Almerita nato con l'intenzione di accompagnare la visione di Massimo e Francesca Valsecchi, custodi del complesso settecentesco situato all'interno del quartiere storico della Kalsa.
Affacciata sulla storica Passeggiata delle Cattive, la terrazza è diventata simbolo di Palermo, offrendo una delle vedute più suggestive della Cala, il porto più antico della città.
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