Blas Roca Rey in "Le Lettere a Theo": lo spettacolo dedicato a Van Gogh a due passi da Messina
"Le Lettere a Theo", pièce dedicata a Vincent Van Gogh, torna in Sicilia sabato 21, alle ore 20.30, e domenica 22 maggio, alle ore 18.30, al Nuovo Teatro Val D’Agrò di Santa Teresa di Riva (Messina).
Lo spettacolo, interpretato da Blas Roca Rey e dal maestro Luciano Tristaino ai flauti, è prodotto da Nutrimenti Terrestri in collaborazione con Latitudini, Rete Siciliana di Drammaturgia Contemporanea.
Un mondo fantastico, tenero e disperato affiora dalle tante lettere che Vincent scrisse all'adorato fratello Theo, gallerista, che si occupò di lui tutta la vita. Un’energia vitale pazzesca, quasi indomabile. La consapevolezza, a volte straziante, di essere diverso dagli altri. In tutto. Nel vivere, nei rapporti umani ma soprattutto nell'arte.
L'uso dei colori, faticosamente raggiunto in anni e anni di studi e schizzi. La volontà, testarda, ostinata, di reinventare la realtà, di ridarcela attraverso la lente fantastica dei suoi occhi.
Il non rassegnarsi alla totale indifferenza del mondo verso i suoi quadri, il ripartire mille e mille volte ancora verso un futuro che sperava, prima o poi, si sarebbe accorto di lui.
Nonostante la miseria, gli stenti, la mancanza di cibo. E infine, la sua lenta ed inesorabile discesa verso la pazzia, che lo trascinò negli ultimi anni in piccoli manicomi di paese dove, spesso volontariamente, si rifugiava. Una vita. Un artista. I suoi meravigliosi fuochi d'artificio che, piano piano, lo arsero vivo.
Lo spettacolo, interpretato da Blas Roca Rey e dal maestro Luciano Tristaino ai flauti, è prodotto da Nutrimenti Terrestri in collaborazione con Latitudini, Rete Siciliana di Drammaturgia Contemporanea.
Un mondo fantastico, tenero e disperato affiora dalle tante lettere che Vincent scrisse all'adorato fratello Theo, gallerista, che si occupò di lui tutta la vita. Un’energia vitale pazzesca, quasi indomabile. La consapevolezza, a volte straziante, di essere diverso dagli altri. In tutto. Nel vivere, nei rapporti umani ma soprattutto nell'arte.
L'uso dei colori, faticosamente raggiunto in anni e anni di studi e schizzi. La volontà, testarda, ostinata, di reinventare la realtà, di ridarcela attraverso la lente fantastica dei suoi occhi.
Il non rassegnarsi alla totale indifferenza del mondo verso i suoi quadri, il ripartire mille e mille volte ancora verso un futuro che sperava, prima o poi, si sarebbe accorto di lui.
Nonostante la miseria, gli stenti, la mancanza di cibo. E infine, la sua lenta ed inesorabile discesa verso la pazzia, che lo trascinò negli ultimi anni in piccoli manicomi di paese dove, spesso volontariamente, si rifugiava. Una vita. Un artista. I suoi meravigliosi fuochi d'artificio che, piano piano, lo arsero vivo.
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Dal 7 luglio 2023 al 19 maggio 2024L'antico Tempio di Segesta riapre dopo 20 anni: le visite con la nuova mostra "Elyma"
-
MOSTRE
Dal 1 dicembre 2023 al 30 settembre 2024Alla scoperta della "Palermo Felicissima": la mostra interattiva riapre Palazzo Bonocore
-
MOSTRE
Dal 13 dicembre 2023 al 30 settembre 2024"Thesaurus" a Palazzo Reale: la mostra sui tesori (segreti) della Cappella Palatina