"Borghi dei Tesori Fest" svela una Sicilia inedita: visite ed esperienze in 37 piccoli comuni
Lo splendido panorama del Caseificio Bompietro, nel cuore delle Madonie
Si può ascoltare un concerto in un’antica tomba sicana o visitare una cava di marmo, osservare gli animali fantastici su un bassorilievo o perdersi tra stucchi delicati, contare quanti borghi possiedono un rabat arabo e quanti un castello federiciano, immergersi in una sorgente termale nascosta o sedersi tra i banchi di una classe ai tempi della monarchia; contare gli ulivi secolari o salire su una barca e perdersi tra due mari.
E assaggiare, dovunque: scoprire che il Fiorello ha un cugino pantesco, che un formaggio può chiamarsi Nuvola, che le lasagne si cucinano in piazza e possono diventare un bene comune. Perché la Sicilia si scopre mettendo in campo tutti e cinque i sensi, nessuno escluso.
Tre weekend, 37 borghi sparsi come tessere di un unico mosaico siciliano, circa 200 tra siti, passeggiate ed esperienze e 400 giovani coinvolti per raccontare una Sicilia del tutto sconosciuta che va dalle Madonie ai Nebrodi, da una punta all’altra.
Torna per il terzo anno il festival Borghi dei Tesori – da sabato 26 agosto a domenica 10 settembre – e si prepara a ricevere una marea compatta di visitatori appassionati.
I borghi di questa edizione 2023 rappresentano otto province siciliane: sono Alcara Li Fusi, Balestrate, Bisacquino, Bivona, Blufi, Bompietro, Burgio, Calascibetta, Calatafimi Segesta, Caltabellotta, Camporeale, Centuripe, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Custonaci, Frazzanò, Geraci Siculo, Giuliana, Isnello, Licodia Eubea, Mirto, Montevago, Naro, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Pollina, Portopalo di Capo Passero, Sambuca Di Sicilia, San Mauro Castelverde, San Piero Patti, Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina, Sclafani Bagni, Tripi, Vallelunga Pratameno e Vicari.
Tre weekend secondo la formula rodata delle Vie dei Tesori, di cui il festival dei Borghi è una costola: il 26 e 27, agosto, il 2 e 3 poi il 9 e 10 settembre, sempre sabato e domenica, i borghi apriranno e animeranno i “tesori di famiglia”.
Con un’attenzione particolare per il gusto: praticamente ogni comune ha pescato nelle sue tradizioni culinarie più autentiche per cucire esperienze, showcooking, degustazioni, visite a vigneti, caseifici, uliveti, persino pasticcerie e macellerie.
È nato così un festival nel festival, il Borghi Food Fest sostenuto dall’assessorato regionale alle Attività produttive.
Un unico patrimonio straordinario che va di pari passo con quello artistico, e che permetterà di conoscere ogni borgo dal suo cuore. E dalla collaborazione con il Teatro Biondo, il Teatro dei Due Mari e Genìa nasce anche un cartellone teatrale con diversi spettacoli al tramonto in castelli, piazze, chiese dimenticate.
Infine, con la guida di Ascosi Lasciti - collettivo che si dedica all’urbex (urban exploration) cioè il censimento dei luoghi abbandonati di tutta la penisola – si visiteranno tre borghi rurali dimenticati che sotto il Fascismo vennero costruiti dal nulla (ma quasi mai abitati): sono vere ghost town, ambienti surreali e fuori dal tempo come Borgo Riena (che troverete nel programma di visite di Santo Stefano di Quisquina), Borgo Schirò (nel programma di Camporeale), il villaggio ERAS di Borgo Schisina (nella zona di Tripi).
INFO E COUPON
Per i luoghi è previsto un unico coupon valido per le visite: un coupon da 18 euro vale per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite.
Passeggiate ed esperienze avranno coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione, soprattutto per le degustazioni. I coupon sono disponibili sulla piattaforma delle Vie dei Tesori e in un infopoint in ciascun borgo.
Tutti i borghi saranno raggiungibili con bus Auto Service in partenza da Palermo, andata/ritorno in giornata (info 091 363000 - 331 4666864).
Sul posto ognuno potrà scegliere il percorso da seguire in autonomia. Le partenze secondo il calendario sulla pagina dedicata nel sito, come anche ogni altra informazione sul festival, le attività, ma anche le curiosità sui beni culturali siciliani a 360 gradi.
E assaggiare, dovunque: scoprire che il Fiorello ha un cugino pantesco, che un formaggio può chiamarsi Nuvola, che le lasagne si cucinano in piazza e possono diventare un bene comune. Perché la Sicilia si scopre mettendo in campo tutti e cinque i sensi, nessuno escluso.
Tre weekend, 37 borghi sparsi come tessere di un unico mosaico siciliano, circa 200 tra siti, passeggiate ed esperienze e 400 giovani coinvolti per raccontare una Sicilia del tutto sconosciuta che va dalle Madonie ai Nebrodi, da una punta all’altra.
Torna per il terzo anno il festival Borghi dei Tesori – da sabato 26 agosto a domenica 10 settembre – e si prepara a ricevere una marea compatta di visitatori appassionati.
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Borghi dei Tesori Fest è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni, ed è sostenuto da IGT. Quest’anno il festival è dedicato a Fabio Cairoli, CEO di IGT scomparso improvvisamente un mese fa, che ha sostenuto i Borghi dei tesori sin dalla loro nascita.I borghi di questa edizione 2023 rappresentano otto province siciliane: sono Alcara Li Fusi, Balestrate, Bisacquino, Bivona, Blufi, Bompietro, Burgio, Calascibetta, Calatafimi Segesta, Caltabellotta, Camporeale, Centuripe, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Custonaci, Frazzanò, Geraci Siculo, Giuliana, Isnello, Licodia Eubea, Mirto, Montevago, Naro, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Pollina, Portopalo di Capo Passero, Sambuca Di Sicilia, San Mauro Castelverde, San Piero Patti, Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina, Sclafani Bagni, Tripi, Vallelunga Pratameno e Vicari.
Tre weekend secondo la formula rodata delle Vie dei Tesori, di cui il festival dei Borghi è una costola: il 26 e 27, agosto, il 2 e 3 poi il 9 e 10 settembre, sempre sabato e domenica, i borghi apriranno e animeranno i “tesori di famiglia”.
Con un’attenzione particolare per il gusto: praticamente ogni comune ha pescato nelle sue tradizioni culinarie più autentiche per cucire esperienze, showcooking, degustazioni, visite a vigneti, caseifici, uliveti, persino pasticcerie e macellerie.
È nato così un festival nel festival, il Borghi Food Fest sostenuto dall’assessorato regionale alle Attività produttive.
Un unico patrimonio straordinario che va di pari passo con quello artistico, e che permetterà di conoscere ogni borgo dal suo cuore. E dalla collaborazione con il Teatro Biondo, il Teatro dei Due Mari e Genìa nasce anche un cartellone teatrale con diversi spettacoli al tramonto in castelli, piazze, chiese dimenticate.
Infine, con la guida di Ascosi Lasciti - collettivo che si dedica all’urbex (urban exploration) cioè il censimento dei luoghi abbandonati di tutta la penisola – si visiteranno tre borghi rurali dimenticati che sotto il Fascismo vennero costruiti dal nulla (ma quasi mai abitati): sono vere ghost town, ambienti surreali e fuori dal tempo come Borgo Riena (che troverete nel programma di visite di Santo Stefano di Quisquina), Borgo Schirò (nel programma di Camporeale), il villaggio ERAS di Borgo Schisina (nella zona di Tripi).
INFO E COUPON
Per i luoghi è previsto un unico coupon valido per le visite: un coupon da 18 euro vale per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite.
Passeggiate ed esperienze avranno coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione, soprattutto per le degustazioni. I coupon sono disponibili sulla piattaforma delle Vie dei Tesori e in un infopoint in ciascun borgo.
Tutti i borghi saranno raggiungibili con bus Auto Service in partenza da Palermo, andata/ritorno in giornata (info 091 363000 - 331 4666864).
Sul posto ognuno potrà scegliere il percorso da seguire in autonomia. Le partenze secondo il calendario sulla pagina dedicata nel sito, come anche ogni altra informazione sul festival, le attività, ma anche le curiosità sui beni culturali siciliani a 360 gradi.
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