"Borghi dei Tesori" svela le città fantasma in Sicilia: le visite nel villaggio mai abitato

Borgo Schisina - Tripi (Messina)
Torna per il terzo anno il festival Borghi dei Tesori – da sabato 26 agosto a domenica 10 settembre – e la Sicilia si scopre mettendo in campo tutti e cinque i sensi, nessuno escluso.
Tre weekend, 37 borghi sparsi come tessere di un unico mosaico siciliano,circa 200 tra siti, passeggiate ed esperienze e 400 giovani coinvolti per raccontare unaSicilia del tutto sconosciuta che va dalle Madonie ai Nebrodi, da una punta all’altra.
"Borghi dei Tesori Fest" è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni, ed è sostenuto daI GT. Quest’anno il festival è dedicato a Fabio Cairoli, CEO di IGT scomparso improvvisamente un mese fa, che ha sostenuto i Borghi dei tesori sin dalla loro nascita.
Tra le esperienze da non perdere ci sono le visite organizzate dell’associazione Ascosi Lasciti: il collettivo che si dedica all’urbex (urbanexploration), cioè il censimento dei luoghi abbandonati di tutta la penisola.
Si visitano tre borghi rurali dimenticati che sotto il Fascismo vennero costruiti dal nulla (ma quasi mai abitati): sono vere ghost town, ambienti surreali e fuori dal tempo.
Si comincia sabato 26 e domenica 27 agosto con il villaggio ERAS di Borgo Schisina, nella zona di Tripi, a Francavilla di Sicilia (Messina).
Il borgo più grande tra i sette piccoli villaggi edificati dalla Regione Siciliana nel 1950 seguendo i progetti dell’ ERAS (Ente per la Riforma agraria in Sicilia) che mise mano al piano di espropriazione fascista del latifondo siciliano.
Per i proprietari che volontariamente offrivano in vendita i loro terreni erano previste agevolazioni: così la contessa Maria Maiorca Mortillaro cedette 748 ettari del suo feudo a quasi 23 milioni.
Nacquero così sette piccoli centri residenziali: Borgo Schisina, sulla strada statale 185 di sella Mandrazzi, era il villaggio centrale, centro amministrativo dell’organizzazione montana, il fiore all’occhiello del progetto.
Gli altri invece - Borgo San Giovanni, Bucceri-Monastero, Pietra Pizzuta, Malfìtana, Piano Torre, Morfia - erano micro-comunità costituite da piccole case in mattoni sui vari terrazzamenti di terreno.
Furono sorteggiati 164 poderi per i contadini: 64 rifiutarono, altri cento accettarono ma non si trasferirono, le case erano prive di luce e acqua corrente, due sole stanze che si allagavano bastava una pioggia.
E i contadini, anche se poverissimi, preferivano restare braccianti a giornata che sobbarcarsi terreni infruttuosi. I villaggi finirono abbandonati prima ancora di essere abitati. Da quassù si ha una vista impagabile sull’Etna.
INFO E COUPON
Per conoscere il programma completo delle iniziative del festival "Borghi dei Tesori" (schede dei borghi, visite, passeggiate, esperienze food e spettacoli) potete consultare la pagina dedicata sul sito web de "Le Vie dei Tesori".
Per le visite ai luoghi è previsto un unico coupon acquistabile online (18 euro per 10 visite e 10 euro per 4 visite) o fisicamente negli infopoint presenti nella maggior parte dei luoghi.
Passeggiate ed esperienze hanno invece un coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione online, soprattutto per le degustazioni.
Tutti i borghi sono raggiungibili con bus Auto Service in partenza da Palermo, andata/ritorno in giornata (info 091 363000 - 331 4666864), secondo il calendario pubblicato online sul sito del festival.
Tre weekend, 37 borghi sparsi come tessere di un unico mosaico siciliano,circa 200 tra siti, passeggiate ed esperienze e 400 giovani coinvolti per raccontare unaSicilia del tutto sconosciuta che va dalle Madonie ai Nebrodi, da una punta all’altra.
"Borghi dei Tesori Fest" è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni, ed è sostenuto daI GT. Quest’anno il festival è dedicato a Fabio Cairoli, CEO di IGT scomparso improvvisamente un mese fa, che ha sostenuto i Borghi dei tesori sin dalla loro nascita.
Tra le esperienze da non perdere ci sono le visite organizzate dell’associazione Ascosi Lasciti: il collettivo che si dedica all’urbex (urbanexploration), cioè il censimento dei luoghi abbandonati di tutta la penisola.
Si visitano tre borghi rurali dimenticati che sotto il Fascismo vennero costruiti dal nulla (ma quasi mai abitati): sono vere ghost town, ambienti surreali e fuori dal tempo.
Si comincia sabato 26 e domenica 27 agosto con il villaggio ERAS di Borgo Schisina, nella zona di Tripi, a Francavilla di Sicilia (Messina).
Il borgo più grande tra i sette piccoli villaggi edificati dalla Regione Siciliana nel 1950 seguendo i progetti dell’ ERAS (Ente per la Riforma agraria in Sicilia) che mise mano al piano di espropriazione fascista del latifondo siciliano.
Per i proprietari che volontariamente offrivano in vendita i loro terreni erano previste agevolazioni: così la contessa Maria Maiorca Mortillaro cedette 748 ettari del suo feudo a quasi 23 milioni.
Nacquero così sette piccoli centri residenziali: Borgo Schisina, sulla strada statale 185 di sella Mandrazzi, era il villaggio centrale, centro amministrativo dell’organizzazione montana, il fiore all’occhiello del progetto.
Gli altri invece - Borgo San Giovanni, Bucceri-Monastero, Pietra Pizzuta, Malfìtana, Piano Torre, Morfia - erano micro-comunità costituite da piccole case in mattoni sui vari terrazzamenti di terreno.
Furono sorteggiati 164 poderi per i contadini: 64 rifiutarono, altri cento accettarono ma non si trasferirono, le case erano prive di luce e acqua corrente, due sole stanze che si allagavano bastava una pioggia.
E i contadini, anche se poverissimi, preferivano restare braccianti a giornata che sobbarcarsi terreni infruttuosi. I villaggi finirono abbandonati prima ancora di essere abitati. Da quassù si ha una vista impagabile sull’Etna.
INFO E COUPON
Per conoscere il programma completo delle iniziative del festival "Borghi dei Tesori" (schede dei borghi, visite, passeggiate, esperienze food e spettacoli) potete consultare la pagina dedicata sul sito web de "Le Vie dei Tesori".
Per le visite ai luoghi è previsto un unico coupon acquistabile online (18 euro per 10 visite e 10 euro per 4 visite) o fisicamente negli infopoint presenti nella maggior parte dei luoghi.
Passeggiate ed esperienze hanno invece un coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione online, soprattutto per le degustazioni.
Tutti i borghi sono raggiungibili con bus Auto Service in partenza da Palermo, andata/ritorno in giornata (info 091 363000 - 331 4666864), secondo il calendario pubblicato online sul sito del festival.
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