Bosco, città e mare sono al centro della collettiva "Sul paesaggio" alla Galleria Studio 71

Un dipinto del progetto "Sul paesaggio" visibile alla mostra (part.)
Recuperare il paesaggio dal punto di vista artistico è un atto di coraggio sia per chi lo propone, come nel caso dell’associazione culturale Studio 71, sia per gli artisti che lo ritraggono. Un modo per affermare l'importanza di questo elemento nella vita di tutti i giorni.
"Sul paesaggio" è il titolo della mostra alla quale sono stati chiamati gli artisti: Antonella Affronti, Liana Turini Barbato, Marisa Battaglia, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Elio Corrao, Pina D’Agostino, Angelo Denaro, Ivana Di Pisa, Naire Feo, Antonino Gaeta, Daniela Gargano, Caterina Lala, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Franco Montemaggiore, Vanni Quadrio e Cinzia Romano La Duca.
Dall'11 maggio al 14 giugno, la galleria d’arte Studio 71, in via Vincenzo Fuxa 9 a Palermo, espone nella propria sede la mostra collettiva con al centro opere che ritraggono il bosco, la città o il mare, ponendo la questione sulla bellezza ma anche sulla peculiarità.
Non si tratta di paesaggi, alberi o case finte, ma di boschi veri come quelli di Ficuzza e di Rocca Busambra, di Montepellegrino e dell'Etna, delle Madonie e dei Nebrodi. E ancora fiumi, montagne e territori urbani che si fondono in un sogno accattivante, rigenerante e a volte anche disarmante per via degli incendi fin troppo spesso dolosi.
"Sul paesaggio" è il titolo della mostra alla quale sono stati chiamati gli artisti: Antonella Affronti, Liana Turini Barbato, Marisa Battaglia, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Elio Corrao, Pina D’Agostino, Angelo Denaro, Ivana Di Pisa, Naire Feo, Antonino Gaeta, Daniela Gargano, Caterina Lala, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Franco Montemaggiore, Vanni Quadrio e Cinzia Romano La Duca.
Dall'11 maggio al 14 giugno, la galleria d’arte Studio 71, in via Vincenzo Fuxa 9 a Palermo, espone nella propria sede la mostra collettiva con al centro opere che ritraggono il bosco, la città o il mare, ponendo la questione sulla bellezza ma anche sulla peculiarità.
Non si tratta di paesaggi, alberi o case finte, ma di boschi veri come quelli di Ficuzza e di Rocca Busambra, di Montepellegrino e dell'Etna, delle Madonie e dei Nebrodi. E ancora fiumi, montagne e territori urbani che si fondono in un sogno accattivante, rigenerante e a volte anche disarmante per via degli incendi fin troppo spesso dolosi.
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