Cappelle gioiello, catacombe paleocristiane e merletti di stucco: "Le Vie dei Tesori" svela Carini
Catacomba Paleocristiana di Villagrazia di Carini
Cappelle gioiello e catacombe paleocristiane, chiese e oratori che sono tutti un merletto di stucco come quelli del Santissimo Sacramento. Poi esperienze, passeggiate, e tanto altro. Le Vie dei Tesori ritorna a Carini da sabato 1 ottobre e va avanti per tre weekend, sempre sabato e domenica, fino al 16 ottobre.
Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione delle centinaia di giovani che ogni anno si uniscono alla squadra di organizzatori, narratori, esperti del territorio, giornalisti che si mettono in gioco per “far parlare” i luoghi.
LE VISITE
Nel segno dei La Grua si visiterà il Castello della famosa baronessa, ma anche l’ex convento dei Carmelitani dove sono sia la Biblioteca che il museo civico con l’Archivio dello spettacolo mediterraneo.
Poco lontano ecco la catacomba paleocristiana di Villagrazia, il cimitero sotterraneo più esteso della Sicilia occidentale.
Si possono visitarei che sono tutti un merletto di stucco, come quelli del Santissimo Sacramento, oppure i preziosismi rococò e i festoni dorati della chiesa degli Agonizzanti, vero colpo d’occhio, o la chiesa delle Anime Sante, la prima Matrice, colma di stucchi e Maria Santissima del Rosario dove sono stati recuperati e gli affreschi settecenteschi.
LE ESPERIENZE
Una sola esperienza, ma straordinaria: nella chiesa di San Vincenzo si potrà ascoltare (e capire il funzionamento nei dettagli) uno dei pochissimi organi “bandistici” di Francesco La Grassa, ovvero con i registri tipici delle bande musicali.
Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione delle centinaia di giovani che ogni anno si uniscono alla squadra di organizzatori, narratori, esperti del territorio, giornalisti che si mettono in gioco per “far parlare” i luoghi.
LE VISITE
Nel segno dei La Grua si visiterà il Castello della famosa baronessa, ma anche l’ex convento dei Carmelitani dove sono sia la Biblioteca che il museo civico con l’Archivio dello spettacolo mediterraneo.
Poco lontano ecco la catacomba paleocristiana di Villagrazia, il cimitero sotterraneo più esteso della Sicilia occidentale.
Si possono visitarei che sono tutti un merletto di stucco, come quelli del Santissimo Sacramento, oppure i preziosismi rococò e i festoni dorati della chiesa degli Agonizzanti, vero colpo d’occhio, o la chiesa delle Anime Sante, la prima Matrice, colma di stucchi e Maria Santissima del Rosario dove sono stati recuperati e gli affreschi settecenteschi.
LE ESPERIENZE
Una sola esperienza, ma straordinaria: nella chiesa di San Vincenzo si potrà ascoltare (e capire il funzionamento nei dettagli) uno dei pochissimi organi “bandistici” di Francesco La Grassa, ovvero con i registri tipici delle bande musicali.
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