Colori e forme per rappresentarsi: opere di Massimo La Sorte in mostra a Trapani

Particolare di un'opera di Massimo La Sorte
Si intitola "1991-2025 Lavori in corso" la mostra di Massimo La Sorte in programma dal 6 giugno da 122 Ricami in via Serisso 9 a Trapani.
Inaugurazione venerdì 6 giugno alle 19.00, visitabile fino al 20 giugno, dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 20.30 a ingresso libero.
Le composizioni di Massimo La Sorte fanno subito pensare al travaglio tra l'essere e il voler essere, alla tensione propria di chi, imbrigliato in uno stereotipo precostituito da altri, senta l'esigenza di cercare altri spazi, altri modi e altri luoghi per potere manifestare veramente se stesso senza paura di giudizi e pregiudizi.
Questa lotta, celata dietro una apparente serena tranquillità, si concretizza nelle opere pittoriche in una competizione costante tra la forma e il colore, che alternativamente assumono un ruolo di primo piano all'interno della composizione.
La narrazione iconografica è affidata infatti a grandi masse di rossi, blu, alla violenza dell'arancio o all'accostamento del bianco e nero, somma e negazione di tutti i colori.
Tutto come se il fruitore dovesse essere attratto da questo forte cromatismo che gioca certamente un ruolo primario.
Ma appena si pensa di avere risolta la lettura della tela, riaffiora prepotente la forma, sempre dai contorni netti, quasi taglienti, decisa e senza possibilità di ambiguità.
Immagine speculare di un artista che non apprezza la rappresentazione come luogo di ipocrite elucubrazioni.
Inaugurazione venerdì 6 giugno alle 19.00, visitabile fino al 20 giugno, dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 20.30 a ingresso libero.
Le composizioni di Massimo La Sorte fanno subito pensare al travaglio tra l'essere e il voler essere, alla tensione propria di chi, imbrigliato in uno stereotipo precostituito da altri, senta l'esigenza di cercare altri spazi, altri modi e altri luoghi per potere manifestare veramente se stesso senza paura di giudizi e pregiudizi.
Questa lotta, celata dietro una apparente serena tranquillità, si concretizza nelle opere pittoriche in una competizione costante tra la forma e il colore, che alternativamente assumono un ruolo di primo piano all'interno della composizione.
La narrazione iconografica è affidata infatti a grandi masse di rossi, blu, alla violenza dell'arancio o all'accostamento del bianco e nero, somma e negazione di tutti i colori.
Tutto come se il fruitore dovesse essere attratto da questo forte cromatismo che gioca certamente un ruolo primario.
Ma appena si pensa di avere risolta la lettura della tela, riaffiora prepotente la forma, sempre dai contorni netti, quasi taglienti, decisa e senza possibilità di ambiguità.
Immagine speculare di un artista che non apprezza la rappresentazione come luogo di ipocrite elucubrazioni.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
TEATRO E CABARET
L'esordio di Roberto Andò alla regia di un classico: "Elettra" al Teatro Greco di Siracusa
-
ESPERIENZE
Dormire tra gli alberi e cenare sotto le stelle: i soggiorni esclusivi nel cuore della Sicilia
-
ESPERIENZE
Un Safari da vivere nel cuore della Sicilia: una famiglia ha creato un paradiso selvaggio