"La Bella addormentata": il balletto su musiche di Čajkovskij al Teatro Massimo

Un'immagine di repertorio del balletto "La bella addormentata"
Sul palco, l'orchestra e corpo di ballo del Teatro Massimo. È il secondo, per cronologia di composizione, dei tre balletti di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Il libretto fu scritto interamente dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevolozhsky, mentre la coreografia venne affidata a Marius Petipa.
Il 13 maggio 1888, l'allora direttore dei teatri imperiali Ivan Vsevolozhsky scrisse a Čajkovskij riguardo alla propria idea di allestire un nuovo balletto, basato sulla fiaba di Charles Perrault de "La bella addormentata", proponendo al compositore di scriverne la musica.
La passione di Vsevolozhsky per l'epoca di Luigi XIV, portò il direttore a concepire lo scenario nello stile dei balletto di corte del XVII secolo.
Soltanto nel 1896 il balletto giunse in Italia, al Teatro alla Scala di Milano: l'allestimento milanese fu anche il primo allestimento ad essere eseguito al di fuori della scena pietroburghese, mentre nel 1899 arrivò al Teatro Bolshoi a Mosca.
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