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Contro i pregiudizi di genere: i racconti di "Quattro donne del mondo" al Teatro Atlante

  • Teatro Atlante - Palermo
  • Dal 2 al 3 dicembre 2023 (evento concluso)
  • 21.00 (sabato), 19.00 (domenica)
  • 10 euro
  • Biglietti acquistabili online sul sito di Teatro Atlante (acquista qui il biglietto del 2 dicembre, acquista qui il biglietto del 3 dicembre) o fisicamente nel punto vendita del Centro Servizi Notarbartolo (in via Matteo Maria Boiardo, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00) oppure al botteghino del teatro (il giovedì, dalle 9.00 alle 13.00 e il pomeriggio degli spettacoli a partire dalle 17.00)
Balarm
La redazione

Johanna Bonger-Van Gogh, Ynés Mexia, Rita Levi-Montalcini e Ada Lovelace

Un originale format dedicato a quattro donne eccezionali, accomunate dall'aver avuto la forza di superare i pregiudizi di genere che avrebbero ostacolato la realizzazione delle loro visioni e progetti e di aver così aperto nuovi paradigmi nel campo artistico e scientifico.

"Quattro donne del mondo" è un racconto teatrale in due episodi di e con Valeria Patera che vanno in scena al Teatro Atlante di Palermo sabato 2 dicembre, alle 21.00, e domenica 3 dicembre, alle 19.00.

Attraverso l'uso di immagini, effetti sonori e voci fuori campo, la narrazione diretta e polifonica di Patera offre al pubblico un'esperienza coinvolgente e appassionante che celebra la forza e la potenza del genere femminile.

Si inizia sabato 2 dicembre con Rita Levi-Montalcini (1909/2012) e Ada Lovelace (1815/1852).

Tra loro ci sono curiosi legami tutti da scoprire e risonanze biografiche non troppo conosciute che emergeranno dalla lettura di parte della loro personale corrispondenza, l’una con la famiglia in Italia mentre era in America, l’altra con il famoso matematico Charles Babbage con il quale progettò il progenitore del primo computer e le lettere alla madre, nobildonna e matematica che tanto influenzò la sua vita.
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La seconda serata di domenica 3 dicembre è invece dedicata alla toccante vicenda di Johanna Bonger - Van Gogh (1862/1925) e Ynés Mexia (1870/1938).

Di Johanna apriremo il suo diario in cui narra la partenza da Parigi dopo la morte del marito Theo Van Gogh e la costruzione in Olanda di una locanda-galleria dove organizzò le prime mostre dei quadri del cognato Vincent Van Gogh, e la pubblicazione della corrispondenza tra i due famosi fratelli che lei curò, tradusse e pubblicò.

Quasi coeva è la biografia di Inès Mexia figlia di un diplomatico messicano naturalizzato americano che dopo aver chiuso due matrimoni e una vita alto borghese inizia una fulminante carriera accademica e di ricercatrice botanica, compie viaggi in canoa sui grandi fiumi del Sud America e ne riporta migliaia di campioni di piante e fiori sino a quel momento sconosciuti.
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