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"Cromìa": la personale di Alberto Gattuccio in mostra alla Galleria delle Vittorie

  • Galleria delle Vittorie - Palermo
  • Dal 4 al 6 marzo 2022 (evento concluso)
  • Visitabile da venerdì a domenica, dalle ore 12.00 alle 02.00
  • Gratuito
Balarm
La redazione

"Riders on the storm" di Alberto Gattuccio

S’intitola "Cromìa" la mostra di Alberto Gattuccio che si inaugura alle 17.00 di venerdì 4 marzo alla Galleria delle Vittorie. La mostra è visitabile anche giorno 5 e 6 marzo, dalle ore 12.00 sino alle ore 02.00, orario di chiusura del Mak.

Una personale di otto opere dove l’artista palermitano esprime l'influenza di alcune importanti avanguardie artistiche, che diventano spunto per ulteriori momenti esplorativi da parte dello stesso.

«La pittura di Gattuccio – scrive Alessandra Consiglio, curatrice insieme  a Lorenzo Pileri della mostra - si avvicina all’Espressionismo astratto, quello che ama sperimentare e che possiede una poderosa carica espressiva, che vede il colore protagonista su larghe campiture».

Esplorando e sperimentando un uso di esso  che egli stesso definisce "accidentale", Gattuccio lascia quasi che l’opera nasca da sé, che sia  libera, aldilà di ogni intervento esterno. 

«Attraverso l’uso di colori acrilici, ma anche altri materiali non prettamente "artistici"- prosegue la Consiglio .- Alberto conduce una ricerca, a parer mio di grande interesse, sulla forza del colore.  Un colore potentissimo, che avanza sulla tela reclamando spazio e ricercando ruoli mai finiti». 

«La nota - conclude - a mio avviso più significativa del suo lavoro è proprio la sensazione di libertà che egli ricerca e trova nella pittura, una sorta di isola felice in cui cerca riparo rispetto alla quotidianità. Le opere presenti in mostra sono caratterizzate da un notevole sperimentalismo che Alberto Gattuccio propone attraverso l’osservazione del comportamento del colore sulla tela e che, invitando a partire da una osservazione diretta delle stesse opere,  sollecita ad andare oltre le forme apparenti e  a ricercare anche quelle più nascoste».
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